Due
motivi per considerare il teatro e il computer in relazione: la prima
motivazione è che esiste un'importante sovrapposizione nell'obiettivo
fondamentale dei due contesti considerati, ed è la rappresentazione
dell'azione con la partecipazione di diversi agenti. La seconda è
che il teatro suggerisce le basi per un modello di attività uomo-
macchina che è familiare, comprensibile ed evocativa.
Il teatro non venne accettato all'inizio come un punto di riferimento
perché non era considerato sufficientemente serio.
· Scenografia: il ruolo del grafico nel campo dell'interazione
è equivalente al ruolo dello scenografo in ambito teatrale. Come
lo scenografo, il grafico fonde gli oggetti con l'ambiente nel quale avranno
luogo l'azione e l'applicazione del sistema, tutto questo informando sul
funzionamento di alcuni oggetti e presentando sia aspetti effimeri che
concreti del contesto, attraverso l'uso di alcuni elementi come linea,
ombra, colore, intensità, struttura e stile. Sia le raffigurazioni
teatrali che la creazione della grafica dell'interfaccia sono mirate alla
creazione rappresentativa di mondi apparentemente reali, ma differenti
dalla stessa realtà.
· Performance: tenendo presente che il teatro conta alcune similarità
con la grafica di un'interfaccia, in quanto sia il teatro che l'interfaccia
si occupano della rappresentazione dell'azione. Il dramma, a differenza
dei romanzi e di altre forme di letteratura, prevede la nozione di performance;
questo implica che quasi tutti i lavori teatrali sono destinati ad essere
messi in scena. Come dice Paul Heckel "quando creo un prodotto penso
che il mio programma è una performance per i suoi utenti".
Nel teatro, la rappresentazione avviene in un'area di performance chiamata
palcoscenico. Il palcoscenico è popolato da uno o più attori
che recitano un personaggio. Loro compiono azioni in un contesto fornito
di quinte e luci. Si potrebbe paragonare alla performance eseguita nel
computer.
· Pubblico: i ricercatori spesso paragonano gli utenti del computer
col pubblico del teatro. Gli utenti sono come i membri del pubblico, ma
sono in grado di avere una maggiore influenza sull'azione in svolgimento
di quanto lo può essere la semplice nozione del pubblico convenzionale.
Gli utenti di un tale sistema sono come i membri del pubblico che possono
salire sul palcoscenico e diventare gli attori e possono alterare con
quello che dicono e con quello che fanno nel loro ruolo.
· Palcoscenico: nell'attività uomo- macchina il palcoscenico
è un mondo virtuale. E' popolato da agenti sia umani che prodotti
dal computer, e da una serie di elementi che fanno parte del contesto
rappresentato. La magia della tecnica che sostiene la rappresentazione,
come nel teatro, si trova dietro la scena. La rappresentazione, si può
affermare, è tutto quello che c'è (fa riferimento alla formula
WYSIWG).
Se
prendiamo il teatro e il film come sottoinsieme di una più grande
categoria, come la rappresentazione di un'azione in un mondo virtuale,
allora un'altra chiave di similarità tra questi media e i computer
si ritrova nei loro elementi essenziali di forma e struttura nel loro
scopo. Da un punto di vista ingegneristico, legata alla creazione del
software, è radicato nella logica della realizzazione di un ordinato
insieme di funzioni all'interno di un elegante programma. Nell'idea di
Heckel il miglior approccio è radicato nella visione mentre la
sua realizzazione in un ambiente dove l'azione passa per l'illusione sia
evocativa che coerente. Accordando con Nelson sull'idea che la sua creazione
è virtuale, una rappresentazione delle cose che non possono mai
avere un'esistenza nel mondo reale. Assume un importante senso l'idea
che una parte del software di un computer è l'esercizio di collaborazione
tra l'immaginazione del creatore o dei creatori di un programma e la gente
che lo usa.
|