AVENTIS:
O LA CREAZIONE DI CAVIE UMANE
Umiltà e cautela non
sono un caposaldo della tecnocrazia aziendale.
Date loro un nuovo giocattolo tecnologico,
e saranno ansiosi di sfoggiarlo.
Date loro un nuovo giocattolo tecnologico con prospettive di arricchirli e
nulla potrà fermarli.
Le prudenti considerazioni sulle conseguenze
sociali, sanitarie ed ecologiche delle nuove tecnologie finiscono regolarmente
accantonate.
Nessun caso illustra meglio questa consuetudine
di quello riguardante l’introduzione degli organismi geneticamente modificati
(OGM) nell’ambiente e, quanto di più preoccupante, negli alimenti.
I cibi "biotech" sono stati imposti al pubblico senza nemmeno sottoporli
alle trafile di test richieste per gli additivi alimentari; i sostenitori
del biotech assicurano al mondo che non esiste la necessità di testarli
e che il cibo OGM è equivalente al cibo convenzionale.
Gli OGM sono stati inseriti nell’ambiente, malgrado la convinzione che
alcuni di questi prodotti biotecnologici comporteranno cambiamenti permanenti
negli ecosistemi (ad esempio, creando resistenze ai pesticidi presenti in
natura) e la quasi certezza che alcuni dei prodotti biotech contamineranno
le forniture di cibi convenzionali.
Le aziende alimentari e quelle delle biotecnologie hanno tentato di bloccare
l’etichettatura dei cibi contenenti OGM, nella convinzione apparente
che ciò che il consumatore ignora non può nuocergli - o quantomeno
non può nuocere agli utili dei rivenditori di alimenti biotech, i cui
profitti colerebbero sicuramente a picco se i consumatori potessero scegliere
apertamente di evitare i cibi biotecnologici.
Quest’anno, in cima al mucchio delle aziende irresponsabili del settore
biotecnologico, svetta la francese Aventis, produttrice del grano Cry9C venduto
con il nome di StarLink.
All’inizio di quest’anno (il 2000 n.d.t.), il grano StarLink -
il quale non ha ricevuto l’approvazione per il consumo umano - ha contaminato
la marca di taco (sfoglia di farina gialla, tipica della cucina messicana
n.d.t.) Taco Bell venduta nei negozi alimentari dalla Kraft, così come
molti altri cibi.
Nel 1998, l’Agenzia per la Protezione Ambientale statunitense (EPA)
ha approvato l’uso del grano StarLink (il quale è complementato
con una proteina che uccide gli insetti parassiti), unicamente per l’alimentazione
animale o per fini industriali non alimentari.
L’EPA ha giustificato il rifiuto dell’approvazione all’introduzione
di StarLink nella distribuzione alimentare argomentando di non aver ricevuto
dati soddisfacenti, atti a dimostrare l’assenza di possibili reazioni
allergiche.
L’approvazione dello StarLink da parte dell’EPA poneva come condizione
che Aventis informasse gli agricoltori sull’importanza critica di mantenere
separati il frumento StarLink dalle altre piantagioni e di creare una zona
"cuscinetto" tra gli appezzamenti coltivati con StarLink e la terra
seminata con altro grano.
La contaminazione delle forniture di frumento sembra essere avvenuta in quanto
agricoltori non informati non avrebbero mantenuto la necessaria zona cuscinetto,
o forse perché il grano è stato mischiato nei macchinari di
raccolta.
Aventis dichiara di aver correttamente informato gli agricoltori.
Gli oppositori delle biotecnologie dichiarano che la contaminazione era prevedibile
e in effetti l’avevano prevista.
Aventis si è blandamente scusata per l’accaduto ma con l’aumento
della pressione da parte di pubblico e aziende i cui prodotti sono stati contaminati
o sono a rischio di contaminazione l’azienda, ha annunciato che procederà
all’acquisto di tutto il grano StarLink, sulla base di un programma
sorvegliato dal governo federale statunitense.
L’azienda ha rilasciato una dichiarazione per la quale "questa
azione, responsabile e volontaria, dimostra a coltivatori e consumatori l’impegno
di Aventis e delle agenzie federali nel garantire ulteriore fiducia nell’integrità
delle forniture alimentari del Paese".
Ciononostante, l’obiettivo principale dell’azienda era quello
di premere per la rapida approvazione dell’EPA sull’inserimento
del grano StarLink nelle forniture alimentari.
Nuove prove sono state sottoposte all’agenzia di regolamentazione in
ottobre, Aventis ha dichiarato di aver, "verificato che sussiste un più
che adeguato margine di sicurezza del grano StarLink - anche per i gruppi
di popolazione particolarmente sensibili (es. i bambini e quanti hanno un
dieta che include alti livelli di consumo di frumento giallo)."
I detrattori hanno invece rilevato che il grano StarLink pone rischi allergenici
i quali includono, febbre, eruzioni cutanee o diarrea e sono inoltre estremamente
critici riguardo l’evidenza scientifica prodotta da Aventis per sciogliere
la preoccupazione circa il rischio di allergie.
Lo scorso ottobre, Bill Freese ha parlato con l’EPA per conto di Friends
of the Earth, dichiarando che Aventis ha procurato "scienza scadente,
infarcita di fallimenti del tentativo di procurare dati rilevanti".
Gli errori, ha rincarato Freese, "non sono emersi da sviste minori, ma
da serie infrazioni del protocollo scientifico di base; un liceale sarebbe
stato bocciato per molto meno".
Molti consumatori sembrano concordare e sono almeno 44 le persone che si sono
rivolte al governo americano, lamentando di essersi ammalati dopo aver mangiato
cibo contaminato con StarLink.
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