Anche le armi diventano "politically correct"
Armi non letali, soft-kill, elettromagnetiche,
sonore, non mortali.
Questi sono solo alcuni dei nomi politically correct affibbiati ad una nuova
generazioni di armi di cui si stanno dotando le "forze di sicurezza"
del Nuovo Ordine Mondiale (NWO).
Sviluppate e testate maggiormente durante le cosiddette "missioni di
pace" si è poi andati incontro ad una grande domanda [da parte
dei governi] di armi che colpiscano, puniscano, scoraggino, ma alla fine non
uccidano. Con tutti i vantaggi che ne conseguono sia dal punto di vista del
"incutere terrore" e quindi di controinsurrezione preventiva e di
demoralizzazione, sia dal punto di vista di gestione dell'opinione pubblica
e dei media.
Bisogna ammettere che sembra un miglioramento, o almeno suona come tale. Che
cosa c'è di sbagliato se invece di sparare addosso ad un rapinatore
ed ucciderlo, gli viene spruzzato addosso del gas irritante (pepper spray)?
Oppure se contro una folla in rivolta vengono utilizzate delle frequenze acustiche
che li faranno letteralmente cacare addosso, anzichè usare manganelli
e gas lacrimogeni?
Puo' esserci una guerra senza morti?
Ma quello che i governi del New World Order stanno preparando non è
un conflitto contro un nemico esterno [chiaro per quello vanno benissimo le
classiche armi da fuoco], bensì tutto ciò servirà per
noi... per la popolazione, per i civili. Laddove non sarà conveniente
sparare addosso alle persone, ma nello stesso momento bisognerà far
capire che l'autorità deve essere rispettata e che meglio non farsi
troppe domande e non fare troppe richieste, la saranno utilizzate queste armi.
Renderanno l'insurrezione impossibile e la tirannia inevitabile???
Naturalmente sono i militari USA quelli che hanno sviluppato maggiormente
queste tecnologie di controllo; hanno così aggiunto al loro arsenale
altre classificazioni quale quelle per le "non lethal weapons" le
armi non mortali o a limitato effetto.
Queste nuove meraviglie del futuro che ci promettono un mondo senza uccisioni
comprendono:
• Collanti a espansione: dei polimeri liquidi che poi legano ed immobilizzano
il bersaglio
• Agenti chimici: variano tra i gas lacrimogeni e quelli paralizzanti
(CS gas) fino ad agenti soporiferi assorbibili dalla pelle
• Armi ad Impulso Elettromagnetico (EMP): disabilitano circuiti elettronici
e macchinari elettrici
• Laser: armi accecanti o come supporto per la mira a bersagli difficili
• Armi elettromagnetiche e a microonde: possono disturbare le funzioni
di apparecchi elettronici, ma anche quelle del cervello umano
Tutte armi non mortali... a meno che non
succeda che sparino i collanti sulla bocca ed il naso (per rimuoverlo ci vogliono
molto più dei quattro, cinque minuti nei quali avviene il soffocamento).
A meno che non ti succeda di respirare troppo gas, tanto da bruciarti i polmoni
e morire (succede anche con il pepper spray). A meno che non vengano usati
agenti paralizzanti in ambienti pericolosi, ad esempio in mezzo a degli scontri
o durante una rivolta (che sono esattamente i posti per i quali sono stati
progettati). A meno che un impulso EMP non arrivi a colpire un elicottero
in volo.
Sicuro, non letali. Come gli infrasuoni che posso causare degli attacchi alle
persone epilettiche, assieme al 4% delle persone non epilettiche che avranno
lo stesso degli attacchi. Ma in finale non vogliono ucciderti, ameno che tu
non venga scrocchiato abbastanza in pieno e forte dalle vibrazioni da causarti
delle rotture negli organi o delle emorragie interne, ma per questo hai bisogno
di un altoparlante veramente potente.
Anche i laser che possono causare cecità permanente e che possono causare
l’esplosione dei bulbi oculari sono considerate armi non letali, evidentemente
i militari USA non le trovano particolarmente crudeli.
Anche gli strumenti accecanti (non laser) possono causare danni permanenti
alla vista. Così come per le armi elettromagnetiche ed a microonde
- ogni arma che investe il cervello può essere causa di attacchi epilettici
e di danni permanenti.
E già, armi non letali. Non letali... tranne il fatto che possono uccidere,
storpiare e mutilare le persone. Questo tipo di terminologia non risulterà
sorprendente per chi è minimamente a conoscenza di quello che è
il concetto di "pace" per il Pentagono. Infatti incrementano la
capacità di colpire rimanendo nei limiti della "accettabilità
politica", come evidente dai simpatici poliziotti gassatori (in USA)
che prima ti spruzzano il gas e dopo ti chiedono chi sei e che fai. Preservare
la vita umana non sembra essere in cima alla lista delle priorità dei
militari: il bilancio costi effetti e valutazioni strategiche sono le motivazioni
principali per usare le "armi non-letali", così come importantissime
le ricadute sull’opinione pubblica e sui media, la propaganda (ora chiamata
"information warfare"), il cosiddetto effetto CNN. "Abbiamo
bisogno di cancellare il clamore legato alla guerra. Se noi usiamo tecnologie
non letali per fermare la gente eliminando le uccisioni non intenzionali,
e cancellando i segni visibili delle distruzioni possiamo anche depurare le
notizie dal sensazionalismo e dall’enfasi. Senza una storia "visibile"
da raccontare i media possono non essere più un problema, possono essere
zittiti." [...]
Comunque quando parliamo di "armi non letali" non stiamo parlando
di una società pacifica, armonica e futurista. Ora sappiamo quali sono
i loro effetti, quale il campo d’uso e quali le convenienze strategiche.
Non un passo in avanti verso una società civile e democratica, ma un
passo avanti nella repressione e nel controllo sociale. Queste armi come altre
quali le mine, anch’esse "non letali", progettate per mutilare
le gambe ed i genitali o le armi chimiche e batteriologiche fanno tutte parte
di questa strategia anti-insurrezionale "non-letale", ma ugualmente
ed anche forse maggiormente distruttiva.
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