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OQ: Nel romanzo Crash Ballard profana l'automobile, ciò che dovrebbe essere uno strumento di utilità, per migliorare i trasporti, viene proposto come uno strumento di morte, l'automobile è portatrice di morte.

Caronia: Questa è esattamente l'operazione che ha fatto Ballard nei confronti di tutto l'immaginario, di tutta la vita del ventesimo secolo, mostra come questi oggetti, come tutta l'oggettualità, come tutto il design, come tutta l'artificialità della modernità sviluppata, quando entra in contatto con l'immaginario diventa fortemente ambigua, cioè si carica di significati e poi anche di pratiche, c'è un corto circuito.
L'automobile è stata fatta per questo, poi quando é stata prodotta, allora ha degli effetti sull'immaginario e l'immaginario dell'uomo sull'automobile rientra come un feedback in circuito e quindi provoca anche sul comportamento. In fondo Ballard legge l'incidente stradale non banalmente come evento causato da gente più o meno distratta, ma come una delle pulsioni dell'uomo contemporaneo. Quando scrive Crash ci vuole dire che l'incidente non è casuale, è una voglia dell'uomo di annullare se stesso come uomo e di fondersi in qualche maniera con la macchina, ecco perché può fonderla con il sesso. Se fosse diversa l'ipotesi, sarebbe una stupidaggine, una piccola trovata soltanto per vendere di più o per dire cose pruriginose, invece in Ballard non c'é questo, c'è la straordinaria indicazione di una delle tappe, di uno cammini dell'immaginario del secolo.

OQ: Sempre nell'introduzione all'edizione francese Ballard parla del significato politico del libro, l'uso della pornografia per parlare di coloro che sono sfruttati. Che peso ha avuto il significato politico di Crash nel mondo culturale e politico europeo e statunitense, si è avuta la consapevolezza di quanto scritto da Ballard?

Caronia: Ovviamente la risposta è negativa. Bisognerebbe chiarire che cosa intenda Ballard per politica in quel passo che tu hai citato ed è anche uno dei rari passi in cui tenta di esplicitare un significato, una valenza politica alle sue opere. Ballard, che invece c'è, basta intendersi sul significato del termine politico, ovviamente non parla del livello formale e tecnico della politica, cioè della politica istituzionale, o dei partiti, in questo contesto il termine politica vuol dire semplicemente ciò che i meccanismi di fondo della vita associata, delle leggi non scritte che regolano, che consentono il formarsi dell'agglomerarsi sociale.
Ballard è molto acuto in questo, vede una crisi delle ragioni fondamentali dello stare insieme dell'uomo e per questo quando usa il termine sfruttamento, lo mette insieme alla pornografia, perché questa non è altro che uno sfruttamento del corpo, non in senso economico, ma nel senso di uso limitativo e limitante per colui che è sottoposto a questo procedimento, di quello che dovrebbe essere l'uso generale e simbolico del corpo.
Paradossalmente Crash indica una via di uscita in qualche modo dallo sfruttamento del corpo, perché indica un modo drammatico, radicale, poi i moralisti potranno dire tutto quello che vogliono, per ritrovare un senso integrale del proprio corpo, di sfuggire alla atomizzazione, alla frammentazione, che il sistema industriale capitalistico produce in tutti quelli che ne fanno parte, in tutti noi. Il sistema capitalistico istituisce diversi regimi dei corpi per le varie zone, per i vari tempi della nostra giornata, della nostra vita. Ecco Ballard in qualche maniera si ribella, i personaggi di Ballard si ribellano a questo, e tentano attraverso metodi che la morale comune giudica perversi, di ritornare a una integrità del corpo.
Questo discorso è profondamente politico, ma non è stato compreso dalla cultura e dalla politica ufficiali e questo è il dramma di questo fine secolo, di questi anni in modo particolare.