Molte però delle realtà che producono un impatto sociale non trovano sostegno da parte delle banche tradizionali per cui si è reso necessario dar vita a soggetti diversi. Stati uniti e Gran Bretagna sono decisamente all'avanguardia rispetto al resto dell'Europa, ma soprattutto nel corso di questi ultimissimi anni la situazione in Italia è notevolmente cambiata. L'argomento ha riscosso sempre maggiore interesse fino ad approdare, sulla scia di positive esperienze estere, alla nascita di una vera e propria Banca etica. È inoltre interessante notare come nei paesi anglosassoni la finanza eticamente orientata sia nata da una forma di protesta forte al sistema economico dominante e come vera e propria reazione politica. In Italia invece, il movimento lo si deve alla sempre più diffusa e massiccia presenza sul territorio del Terzo Settore che necessita sia di consulenza che di credito. È dall'associazionismo che nasce qui da noi questa realtà e solo in un secondo momento sarà vissuta come una vera obiezione monetaria.Un'altra differenza forte è legata all'idea di profitto ed ha profonde radici religiose. L'origine dello spirito capitalistico, viene ricollegata dal sociologo Max Weber in Etica protestante e origine del capitalismo, alla morale calvinista,e forse per questo motivo non necessita di trovare giustificazioni morali alla sua azione: l'azione economica è morale già in sé. Nei paesi anglosassoni infatti, a differenza di quelli latini, la religione dominante è quella protestante e qui non viene assolutamente condannata la logica del profitto anche speculativo, in quanto ricchezza e successo sono da sempre visti da questa religione come segno di predestinazione e salvezza.

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