Noi del Movimento
del Software Libero sosteniamo la libertà per gli utenti
del software. Siamo giunti a questo punto di vista osservando quali
libertà siano necessarie per vivere bene e permettere che
programmi utili alimentino una comunità basata su buona volontà,
cooperazione e collaborazione. I nostri criteri per il Software
libero specificano le libertà di cui hanno bisogno coloro
che utilizzano il programma in modo da poter cooperare all'interno
di una comunità.
Noi sosteniamo la libertà sia dei programmatori che degli
altri utenti. Siamo per la maggior parte programmatori e vogliamo
libertà sia per noi che per voi. Ognuno di noi utilizza del
software scritto da altri e vogliamo essere liberi anche quando
usiamo quel software, non solo quando usiamo il nostro codice. Sosteniamo
la libertà per tutti gli utenti, a prescindere dal fatto
che programmino spesso, occasionalmente o niente affatto.
Tuttavia, una cosiddetta libertà che non sosteniamo è
la "libertà di scegliere qualsiasi licenza si voglia
per il software che si scrive". Noi respingiamo questa libertà
perché in realtà è una forma di potere, non
una libertà.
Questa distinzione, spesso trascurata, è cruciale. La libertà
consiste nell'essere in grado di prendere decisioni che influiscono
principalmente su se stessi. Il potere consiste nel poter prendere
decisioni che influiscono più sugli altri che su se stessi.
Se confondiamo il potere con la libertà falliremo nel difendere
la vera libertà.
Il software proprietario è un esercizio di potere. Le odierne
leggi sul copyright conferiscono agli sviluppatori di software un
potere tale per cui loro e solo loro possono scegliere le regole
da imporre a tutti gli altri - un numero relativamente limitato
di persone prende per tutti le decisioni fondamentali relative al
software, e tipicamente lo fa negando la libertà degli altri.
Quando gli utenti
non hanno le libertà che definiscono il Software Libero non
possono capire cosa stia facendo un programma, non possono controllare
se ci siano back door, non possono controllare la presenza di eventuali
virus o worm, non possono scoprire quali informazioni personali
il software stia trasmettendo (e non possono fermare queste trasmissioni
anche se lo scoprono). Se il software si rompe, non possono aggiustarlo;
devono aspettare che lo sviluppatore eserciti il proprio potere
di farlo. Se molto semplicemente quel software non è esattamente
ciò di cui hanno bisogno, non hanno scelta. Non possono aiutarsi
l'un l'altro per migliorarlo.
Gli sviluppatori di software proprietario sono spesso delle imprese.
Noi del Movimento del Software Libero non ci opponiamo alle imprese,
ma abbiamo visto cosa succede quando un'impresa di software ha la
"libertà" di imporre delle regole arbitrarie agli
utenti di un software. Microsoft è un ottimo esempio di come
negare le libertà degli utenti possa portare ad un danno
diretto, ma non è l'unico esempio. Anche quando non c'è
un monopolio il software proprietario danneggia la società:
poter scegliere il proprio padrone non è libertà.
Le discussioni sui diritti e sulle regole relative al software si
sono spesso concentrate sugli interessi dei soli programmatori.
Poche persone in tutto il mondo programmano con regolarità
e ancor meno posseggono un'azienda di software proprietario. Ma
l'intero mondo sviluppato ora necessita ed utilizza del software,
cosicché gli sviluppatori controllano il modo in cui nel
mondo si vive, si fanno affari, si comunica e ci si diverte. I problemi
etici e politici non vengono affrontati dallo slogan "libertà
di scelta (solo per gli sviluppatori)".
Se il codice è una forma di legge, come il Prof. Lawrence
Lessig (della Stanford Law School) ha dichiarato, allora la vera
domanda a cui dobbiamo rispondere è: chi dovrebbe controllare
il codice che utilizzate - voi, o una piccola élite? Noi
crediamo che voi abbiate diritto a controllare il software che usate
ed il fine della Free Software Foundation è darvi questo
controllo.
Noi crediamo che dovreste essere voi a decidere cosa fare con il
software che usate; tuttavia ciò non è quello che
le leggi odierne dicono. L'attuale legge sul copyright ci mette
in una posizione di potere su chi utilizza il nostro codice, che
lo vogliamo o meno. La risposta etica a questa situazione è
di proclamare la libertà per ogni utente, così come
il Bill of Rights doveva permettere l'esercizio del potere governativo
garantendo le libertà di ogni cittadino. Questo è
il fine della GNU GPL: vi dà il controllo sul vostro utilizzo
del software e vi protegge da coloro che vorrebbero controllare
le vostre decisioni.
Man mano che gli utenti si renderanno conto che il codice è
legge e che anche loro meritano la libertà, capiranno l'importanza
delle libertà per cui ci battiamo così come sempre
più utenti hanno incominciato ad apprezzare il valore pratico
del Software Libero che abbiamo sviluppato.
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