Libro | ||
Nancy Dolhem L'era dell'informazione Se si dovesse leggere un solo libro a stagione, l'opera di Manuel Castells, La société en réseaux (1), dovrebbe costituire la priorità assoluta di quest'estate. A causa dell'ambizione, della dismisura stessa di questo progetto. Questa pubblicazione costituisce il primo volume, intitolato L'âre de l'information, di una trilogia; gli altri due già usciti negli Stati uniti seguiranno: Le Pouvoir de l'identité e Fin de millénaire. Manuel Castells, nato in Spagna nel 1942, urbanista e sociologo, ex direttore di ricerca all'Ecole des hautes études en sciences sociales di Parigi e attualmente professore all'università di California a Berkeley, si propone qui di descrivere in tutta la sua complessità la grande mutazione che la terra sta attraversando in questa fine secolo. Tutti possono constatare che l'esplosione delle tecnologie della comunicazione e la mondializzazione dell'economia mettono tutto sottosopra, polverizzano le frontiere, sconvolgono i punti di riferimento, le gerarchie, la geopolitica, l'ordine sociale del mondo. Che senso dare a tutti questi cambiamenti che si producono simultaneamente ? L'autore ricorda, sulla base di una documentazione impressionante, come la rivoluzione tecnologica invenzione del microprocessore e diffusione della micro-informatica abbia provocato uno shock che ha fatto vacillare la società industriale e l'ha trasformata in una "società in rete". Cos'è una rete ? "Un insieme di nodi interconnessi. Un nodo è un punto di intersezione di una curva con se stessa (...) Le reti sono delle strutture aperte, suscettibili di estendersi all'infinito, integrando dei nuovi nodi in grado di comunicare all'interno della rete, in altri termini che condividono gli stessi codici di comunicazione". "Le reti aggiunge costituiscono la nuova morfologia sociale delle nostre società, e la diffusione della logica della messa in rete determina ampiamente il processo di produzione, d'esperienza, di potere e di cultura". Alcuni sosterranno che l'organizzazione sociale in rete è esistita in altre epoche. Ma, afferma Manuel Castells, "ciò che oggi è nuovo è che il paradigma delle tecnologie dell'informazione fornisce le basi materiali della sua estensione all'intera struttura sociale". Insomma, "il potere dei flussi prende il sopravvento sul flusso del potere". Tutto ciò favorisce una forma nuova di capitalismo che: "presenta due caratteristiche distintive: da un lato, è globale, dall'altro, è ampiamente strutturata attorno a una rete di flussi finanziari. Il capitale funziona globalmente come unità in tempo reale". L'autore analizza, alla luce di questi cambiamenti, la trasformazione del lavoro e dell'occupazione, lo sviluppo della cultura dei mass media, la cultura della virtualità reale, lo spazio dei flussi e le sue conseguenze urbanistiche, oltre a numerosi altri argomenti. Con uno sforzo di spiegare, di "cartografare", con gran senso della sintesi, la nuova mutazione del mondo. note: (1) Manuel Castells, La Société en réseaux, L'âre de l'information, Fayard, Parigi, 616 pp., 198 FF.
Fonte bibliografica: Recensione pubblicata su Le Monde Diplomatique nel settembre 1998 |
||