Secondo Jeffrey Schiller responsabile della gestione network del Massachusset Institute of Technology (MIT) gli hackers sarebbero dei teppistelli a cui dare poco peso. Ragazzini capaci di fare bravate e null'altro; assolutamente non pericolosi:
"Generalmente
hanno dai 15 ai 25 anni, e sono esclusivamente maschi, frustrati e disadattati,
il tipo di ragazzi che nei campetti da baseball venivano scelti per ultimi"
"Non hanno tendenza a rubare soldi. Quando rubano i numeri di carta di
credito sai cosa ci fanno? Li fanno vedere agli amici. Dicono 'ecco questi
sono 200 numeri di carte di credito, hai visto ci sono riuscito! Poi spesso
non li usano nemmeno"
http://www.mediamente.rai.it/mm_it/010307/software.asp
Oggi troppo
spesso gli hackers vengono scambiati per Crackers oppure Lamers.
Il Craker è il pirata-vandalo informatico. E' uno che avendo la conoscenza
tecnica e gli strumenti degli hackers li usa per rompere le sicurezze di un
sistema per furto o vandalismo. La parola è nata nell'85 dagli hackers
per difendersi dall'uso improprio da parte dei giornalisti della parola hacker.
Di solito i crackers sono dei mediocri hacker e tendono a riunirsi in una
sorta di società segrete che commettono reati. Comunità di questo
genere sono fiorenti in Usa, Australia, Gran Bretagna, Germania e paesi nordici,
ma il fenomeno è mondiale. Anche l'Italia è degnamente rappresentata.
Mentre i lamers sono i falsi hacker, coloro che si spacciano per hacker ma
che non lo sono. Sono spocchiosi, irritanti e petulanti. Un Lamer chiede a
tutti come si attacca un sito, quali sono i trucchi per non farsi tracciare
(per non essere riconosciuti, seguiti, durante un attacco), e per questo si
espone al ridicolo e alla possibilità di essere individuato. Quelli
che molti chiamano ingenuamente Hackers sono solo dei Lamers, ossia gente
che è convinta di essere un Hacker solo perché riesce a fare
dei danni a computer altrui utilizzando programmi come NetBus, BackOrifice
o SubSeven e che non sarebbe assolutamente in grado di crearli personalmente.
Gli Hackers con la H maiuscola non hanno bisogno di introdursi nei computer
dei normalissimi utenti che navigano su Internet (sarebbe troppo facile per
loro), bensì cercano di "entrare" nei sistemi più
sicuri per dimostrare che sono in grado di sconfiggere le più sofisticate
tecniche di sicurezza o per diffondere le proprie idee. Ci sono anche hacker
che dopo essere stati arrestati per la violazioni su siti vengono assunti
da alcune ditte per testare la sicurezza dei loro sistemi. Raul Chiesa ne
e' un esempio: dopo aver violato il sistema informatico della Banca d'Italia
e' stato assunto da societa' come la Sidin per effettuare i security probe.
Gli viene fornito un sistema e lui lo attacca, ne trova le falle e i problemi
e redige un rapporto per la societa'. Guardando cio' che succedeva negli altri
stati il concetto della sicurezza comincia a farsi sentire anche in Italia.
http://www.mediamente.rai.it/mm_it/o10307/chiesa.asp
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