Apprendimento
Hacker
Un punto di forza del sistema di apprendimento hacker e' il loro modello di
apprendimento: uno di essi impara e poi lo insegna agli altri. Per esempio
la figura-guida Torvalds imparo' a programmare da autodidatta sul computer
regalatogli dal nonno. Quando un hacker studia il codice sorgente di un programma
spesso lo sviluppa ulteriormente ( come fece Torvalds per Minix) di modo che
altre persone possano imparare da questo lavoro. Se un hacker controlla delle
informazioni trovate nella rete ne aggiunge di nuove formatasi durante la
sua esperienza. In questo modo si formano discussioni continue che portano
all'evoluzione delle soluzioni e dove tutti si riconoscono alla pari. Si forma
cosi' un ambiente di apprendimento in continua evoluzione. In questo mondo
gli insegnanti o assemblatori di informazioni sono quelli che hanno appena
imparato qualcosa. Per esempio un esperto può trovare non gratificante
insegnare i concetti base mentre un neofita lo farebbe senza alcun problema.
Quindi chi è impegnato da poco nello studio di un argomento ha più
possibilità di insegnare ciò che sa ad altri, rispetto ad un
esperto che ne ha meno famigliarità quotidiana ed ha perso la padronanza
di determinati meccanismi ormai acquisiti che invece il neofita ha ben chiari.
Gli studenti quindi sono considerati compagni di apprendimento, gli insegnanti
non fanno altro che aiutare a produrre gli altri. L'accademia della rete è
totalmente diversa dall'attuale modalità scolastica di apprendimento,
in cui ciascun studente parte all'inizio, passa gli stessi esami isolato da
tutti e non riceve mai alcun beneficio dalle intuizioni altrui. Inoltre l'accademia
in rete e' anche una grandissima sfida per i partecipanti. Altra possibilità
è quella di creare sistemi, teorie o programmi concorrenziali tra loro.
Qui entrano in gioco di nuovo i giudici che stabiliscono qual' è la
migliore o li combinano tra loro nelle loro parti più efficaci, se
necessario.