Le sue
azioni a favore della comprensione tra i popoli contribuirono anche
a normalizzare i rapporti cino-sovietici. Nel 1974, in un periodo di
reciproca diffidenza tra i due paesi, durante un incontro con il presidente
Kosygin, Ikeda gli chiese con franchezza e incurante di ogni protocollo
se la Russia avesse intenzione di attaccare la Cina. La risposta negativa
del premier sovietico contribuì ad alleggerire il
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clima
di sospetti che caratterizzava il periodo della guerra fredda.Secondo
Ikeda, è compito fondamentale di ogni uomo mirare a creare
rapporti amichevoli tra persone appartenenti a paesi e culture differenti,
nellottica della reciproca collaborazione. Infatti, a differenza
del governo del suo paese, Ikeda chiese scusa come cittadino giapponese
per le atrocità perpetrate dai militari nipponici nei confronti
dei popoli della Cina, Corea e Filippine.
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Nel
corso dei suoi viaggi Ikeda ha coinvolto nel dialogo molti degli intellettuali,
dei politici, degli accademici e dei "costruttori di pace"
più importanti del mondo. Ha tenuto discorsi in oltre cinquanta
nazioni, scritto estesamente su una serie di argomenti legati alla
pace e alla condizione umana, e ispirato il supporto della SGI alle
attività delle Nazioni Unite.
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