Dal novembre
1944 gli aerei americani cominciarono a bombardare Tokio regolarmente
e, durante unincursione aerea notturna, la casa di Ikeda e della
sua famiglia venne distrutta insieme a tutto quello che avevano, ma
tutti erano salvi e ciò fu fonte di immensa gioia e sollievo.
Lodio per tutti i conflitti rimarrà una costante nella
vita di Ikeda. Il romanzo La Rivoluzione Umana, cui egli diede inizio
nel 1964 si apre con queste parole: "Niente è più
barbaro della guerra. Niente è più crudele".
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Gli
anni del dopoguerra furono per il Giappone gli anni della disfatta
e dellinfrangersi di tutti i valori;da questo caos, da una vita
segnata dalla povertà e dalla tubercolosi, nacque nel giovane
Ikeda la ricerca di una direzione che desse un senso alla sua esistenza.Alletà
di 19 anni conobbe Josei Toda (1900-1958), secondo presidente della
Soka Gakkai (Società per la creazione di valore), lassociazione
buddista laica le cui attività si fondavano sul Buddismo di
Nichiren Daishonin.
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Solo
due anni prima Toda era stato rilasciato dal carcere in cui era stato
rinchiuso per non avere abbracciato il credo shintoista ed essersi
opposto alle autorità militari giapponesi, assieme al suo maestro
Makiguchi che, invece, in carcere mori.Una volta uscito, Toda
si era dedicato alla ricostruzione e allo sviluppo dellassociazione.Il
giovane Ikeda fu conquistato dalla personalità di quelluomo
di mezza età che era alla guida di un movimento religioso,
ma non era un prete: egli non predicava
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