Le ricerche per questo lavoro sono partite dall'analisi dei siti presenti in rete e riguardanti più in generale il discorso sulla finanza etica, e nello specifico la realtà di Banca Etica. Un'indagine di questo tipo oltre ad essere una preziosa fonte informativa si è rivelata utile per identificare un taglio ben preciso da dare, non puramente informativo e propagandistico ma anche utile, volendo proporre un'applicazione pratica della finanza etica in campo artistico e culturale.
L'intento è quello di addentrarci in una graduale conoscenza di una realtà ai più ignota con un fine però ben preciso: mostrare a chiunque fosse interessato l'unica possibilità di ricevere un finanziamento per un progetto culturale e artistico con importanti ricadute sociali, possibilità che molte persone ignorano essendo tale finanziamento non considerato solvibile dal sistema bancario tradizionale.
Di grande aiuto sulla parte riguardante la finanza etica sono stati, sia il sito dell'AFE (Associazione Finanza Etica) sia un articolo di Giulio Tagliavini (docente presso la facoltà di Economia dell'Università di Parma) uscito su Bancaria.
Per la parte riguardante Banca Etica sono state prese in considerazione diverse fonti. Innanzitutto il sito ufficiale della banca, quindi due testi: la tesi di laurea di Marcello Colla, discussa presso l'università di Parma sul rating etico obbligazionario, che ha offerto spunti sintetici e interessanti sull'operato della banca. Il secondo è un testo del 1997, "La Fionda di Davide", importante perché analizza in modo molto semplice e diretto la storia della banca dalle MAG alla cooperativa verso la Banca Etica.

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