1 Su questo
tema si veda Rheingold, 1994; Nancy, 1992; Maffesoli, 1988; Paccagnella,
2000; Carola Freschi, 2000; Ferri, 1999a.
2
Vedi ad esempio gli studi di Licklider negli anni Sessanta.
3
Sulla Cmc vedi l’importante studio Paccagnella, 2000.
4
Riguardo all’argomento della scienza cooperativa vedi Chiari M., 1997.
5
Per una descrizione vedi Tozzi, 2000.
6
Purtroppo solo in parte perché allora pochissimi musicisti italiani
sapevano cosa fosse una rete telematica e quasi nessuno la sapeva
utilizzare. Lanciare un progetto artistico in rete a quei tempi significava
il ritrovarsi a realizzare in un piccolo gruppo ciò che in realtà
poteva essere fatto da moltissime persone. Le stesse mostre sulla
telematica nelle gallerie d’arte, erano visitate da un pubblico ristrettissimo.
7
Usenet è uno dei primi grandi network internazionali sorto nel 1979
grazie ad un software realizzato in modo indipendente da alcuni studenti
di informatica della Duke University e della University of North Carolina.
È all’interno di Usenet che nascono i primi newsgroup, ovvero quelle
conferenze telematiche che attualmente sono tra i luoghi di maggiore
interesse in Internet (vedi Usenet).
8
I. Ramonet parla di un attacco su tre fronti alla società da parte
della globalizzazione liberista: economico, ideologico e militare
(L’asse del male, «Le Monde Diplomatique», n. 3, anno IX, marzo 2002).
9
Un modello di controllo sociale totalitario ideato da J. Bentham nel
1791.
10
L’Hombrew Computer Club è stato uno dei principali punti di aggregazione
intorno all’etica hacker negli anni Settanta, e allo stesso tempo
uno dei principali centri propulsivi per la nascita del personal computer
(vedi L’Homebrew Computer Club).
11
Ecn è stata una dei primi grandi network di movimento in Europa.
12
Il gruppo dell’Università di Stanford sta realizzando studi sulla
Captologia, ovvero sui meccanismi della persuasione collegati alla
creazione di interfacce uomo-macchina.
13
Riguardo a questo argomento vedi anche Levy, 1996.
14
Irc ovvero Internet Relay Chat è una tecnologia che permette di fare
«chiacchere» scritte in gruppo in tempo reale in Internet. Esistono
moltissimi canali tematici Irc per discutere intorno a un determinato
argomento e chiunque può in qualsiasi momento aprirne uno nuovo.
15
È il sottotitolo del contributo di Tozzi in StranoNetwork, 1996a.
16
Ecotopia è un racconto di grande successo sulle utopie hippies scritto
nel 1975 da E. Callenbach.
17
D. Lyon, L’occhio elettronico. Privacy e filosofia della sorveglianza.,
Feltrinelli, 1997.
18
M. Weber, L’Etica Protestante e lo spirito del Capitalismo.
19
M. Foucault, Sorvegliare e punire, Feltrinelli, 1976.
20
D. Lyon, E.Zuhreik (a cura di), Computers, Privacy e Surveillance
in the Digital Age, Minnesota University Press, 1996.
21
C. Giustozzi, A. Monti, E. Zimuel, Segreti, Spie, Codici Cifrati,
Apogeo 1999.
22
J. Lametta, Kriptonite. Fuga dal controllo globale. Crittografia,
Anonimato e Privacy nelle Reti Telematiche, Nautilus, 1998.
23
Il termine digital divide viene coniato nel 1995 in occasione della
pubblicazione del documento A survey of the «Have nots» in Rural and
Urban America da parte della «National telecommunications and Information
Administration» www.ntia.doc.gov come parte della politica di Clinton-Gore
sulla costruzione delle autostrade dell’informazione. A questo documento
ne seguiranno molti altri.
In uno di
questi, Defining Digital Divide, vengono individuati cinque livelli
di disparità nell’uso di Internet:
1. tra la minoranza dei connessi e la
maggioranza dei non connessi
2. tra coloro che usano internet per una
vast gamma di attività, traendone effettivi vantaggi e coloro che
di vantaggi ne traggono pochi o nessuno
3. tra coloro che possono permettersi
i servizi a pagamento e coloro che si limitano a usare le risorse
gratuite di internet
4. tra coloro che usano la rete per l’e-commerce
e chi non effettua alcuna transazione via rete
5. tra coloro che beneficiano della banda
larga e quelli obbligati a restare incagliati nei tempi lunghi della
rete
24
«Limes. Rivista italiana di Geopolitica», suppl. al n.1/2001
25
Comunicazione: Trasmissione di informazioni per mezzo di messaggi
attraverso l’uso di un codice. I messaggi sono composti di segnali,
che ne sono il supporto fisico e che consentono il passaggio dell’informazione
da un mittente a un ricevente. Si ha comprensione, quando un codice
condiviso permetta all’emittente di formulare il messaggio e al ricevente
di interpretarlo (Claudia Coppi).
26
P.Himanem, 2001.
27
M.Berra, R.Meo, Informatica Solidale, Bollati Boringhieri 2001.
28
Peekabooty è un privacy network che consente di evadere le tecniche
di filtro degl indirizzi web e di richiedere le informazioni a un
raggruppamento di server in grado di bypassare i controlli e inviare
l’informazione direttamente al computer che effettua la richiesta.
29
Una rete civica è per definizione un circuito telematico accessibile
da enti locali e altre istituzioni, sindacati, associazioni, imprese,
cittadini, appartenenti alla stessa area geografica. Questa definizione
presuppone inoltre che i soggetti menzionati siano contemporanemente
fruitori e produttori attivi di informazione.
30
F.Carlini, Internet, Pinocchio e il Gendarme, Manifestolibri, 1996.
31
Il social design può essere definito come l’ingegnerizzazione di funzioni
centrate su una utenza specifica o sulla definizione di standard di
utilizzo che non introducano discriminazioni fra gli utenti. Vedi
il caso del software e dei contenuti per i visuolesi
(http://www.xs2web.org).
32
Guide e Manuali
http://www.controg8.org/adn/ital/index.htm;
The media
access toolkit
http://www.mediachannel.org/getinvolved/access.shtml
Exploit the
media
http://www.urban75.com/Action/media.html
Frammenti
e Trame di Autonomia Digitale
www.strano.net/mutante.
33
Marco De seriis, su «Repubblica», 14 novembre 1998.
34
T. Tozzi, scritto il 1 gennaio 2001 e pubblicato su «Tecnologia militante.
Speciale netstrike», Cut-Up, n. 2, La Spezia, 2001.
35
A. C. Freschi, Comunità virtuali e partecipazione. Dall’antagonismo
ai nuovi diritti, «Quaderni di Sociologia», n. 23, 2000.
36
Un aspetto importante che garantisce la simultaneità dei collegamenti
è il prospetto dei fusi orari.
37
«Lo sciopero della rete è una forma di azione che restituisce all’individuo
una possibilità per far sentire la propria voce all’interno delle
dinamiche globali. Gli permette di non restare semplice spettatore
delle scelte del club dei potenti di turno ma, così come per lo sciopero
in fabbrica, gli consente di organizzare forme di protesta di massa
contro ogni ingiustizia e sopruso». T. Tozzi, in «Strano Network»,
Netstrike, No Copyright, etc., AAA Edizioni, 1996, p.15.
38
De Seriis, ibd.
39
Procedura informatica per la verifica dei servizi in esecuzione, ovvero
«in ascolto» su una macchina, come si dice in gergo. Può essere l’anticamera
di tecniche di sabotaggio informatico in quanto spesso è successivo
al footprinting attraverso cui si raccolgono informazioni sui sistemi
di sicurezza attivi su un server e che per questo è visto assai male
dagli addetti alla sicurezza informatica. In particolare il port scanning
può precedere il fingerprinting dello stack per rilevare il sistema
operativo in uso, e individuare risorse prive di protezione prima
di un break-in (intrusione).
40
Culture Jamming è l’espressione coniata dal gruppo americano Negativland
per descrivere l’alterazione dei cartelloni pubblicitari e altre forme
di sabotaggio mediatico. L’espressione viene dallo slang usata dai
CB e indica la pratica illegittima di interrompere le trasmissioni
radio o le conversazioni al baracchino con pernacchie, oscenità e
altre forme di sarcasmo.
41
«Punto Informatico», 4 dicembre del 2000.
42
Comunicazione-Guerriglia. Tattiche di agitazione gioiosa e resistenza
ludica all’oppressione, DeriveApprodi.
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