CULTURE JAMMER'S NETWORK
É una rete globale composta di artisti, scrittori, insegnanti, studenti, pubblicitari e imprenditori che appoggia il nuovo movimento attivista sociale. Emettere segnali di disturbo nel nuovo panorama mondiale rappresenta il nuovo disturbo. Rinnovano i vecchi paradigmi della cultura consumista e dissolvono gli archetipi della devastazione mentale e disturbano i venditori della cultura di massa. Gli appartenenti vorrebbero che l'economia andasse di pari passo con l'ecologia, vorrebbero che le persone che subiscono passivamente la cultura di massa passassero dallo stato di spettatori a quello di protagonisti, vorrebbero cambiasse l'economia globale che inquina mentalmente e fisicamente. L' obiettivo è quello di introdurre una via alternativa dell'uso della tecnologia e di incoraggiare la responsabilità sociale. Il sito di ADBUSTER quartier generale dei culture jammer, usa i temi della pubblicità popolare e li ritratta in modo da trasformare la loro potente struttura nascosta in modo aspro e pungente, anche se ora per molti appartenenti ADBUSTER è diventato un prodotto troppo popolare per godere ancora della consacrazione degli attivisti che lo consideravano prima come il loro cuore. La contraffazione di annunci pubblicitari è diventata lo strumento ideale di condanna delle società multinazionali, tuttavia molti culture jammers sono considerati dei gruppi di estremisti. La difficoltà di questa organizzazione è la sua presenza solo su alcuni media e non sui principali ed inoltre la sua scarsa fama tra la gente comune che non ne capisce gli scopi. Rodriguez de Gerada è largamente riconosciuto come uno dei fondatori più capaci e crativi della cosiddetta "interferenza culturale" o culture jamming, pratica che consiste nel parodiare annunci pubblicitari e nel deturpare i cartelloni per alterarne drasticamente il messaggio. La contraffazione di annunci pubblicitari è diventata lo strumento ideale di condanna delle società multinazionali, tuttavia molti culture jammers sono considerati dei gruppi di estremisti I "sabotatori" (jammer) partono dal presupposto che tutti hanno diritto a rispondere a immagini che non hanno mai chiesto di vedere, dato che le strade sono spazi pubblici e dato che la maggior parte dei cittadini non può permettersi di controbattere ai messaggi lanciati dalle aziende con degli annunci propri. Rodriguez de Gerada lavora ad esempio sui cartelloni che pubblicizzano tabacco e liquori, nei quartieri poveri. Lui dice che i modelli ritratti nei cartelloni vanno sempre in barca a vela, sciano o giocano a golf e rendono i prodotti cos accattivanti, che i ragazzi imprigionati nel ghetto non vedono l'ora di andarsene e sono disposti a tutto per farlo.
CAMPAGNE DI ADBUSTER
<=(uno dei numeri della rivista ADBUSTER)
La definizione culture jamming, "interferenza culturale", è stata coniata nel 1984 dai Negativland di San Francisco, una band che suona una sorta di collage musicale. Uno dei membri del gruppo, parlando dell'album Jacom '84, ha dichiarato che 2i cartelloni pubblicitari contraffatti ad arte... spingono lo spettatore a riflettere sulla strategia aziendale di partenza ".
Nel 1934, i pubblicitari iniziarono ad usare l'auto parodia per far fronte alle crescenti critiche nei loro confronti, una tattica che molti interpretano come una dimostrazione dell'incombente tracollo del settore.
New York Times, 4 Aprile 1990, B1. DeWitt F.Helm Jr., presidente della Association of National Advertiser (Associzione Nazionale Pubblicitari), battezzò "censori vigilanti" quei gruppi parrocchiali che imbiancavano i manifesti pubblicitari che promuovevano alcolici o sigarette.
THE BARBIE LIBERATION ORGANIZATION (BLO)
è una delle facce della Culture Jamming
The barbie liberation organization è u n amorfo gruppo di attivisti e di personaggi famosi dei media (alcuni dei quali hanno prestato la loro voce per messaggi poi ripetuti da 300 Barbie e G.I. Joe) nato nel periodo natalizio del 1989. Si occupa di modificare l'anoressica figura di Barbie cercando di far riflettere il consumatore superficiale .L'obiettivo è stravolgere la visione stereotipata della vita che questi giocattoli danno ai bambini. I cambiamenti non erano semplici ma si trattava di operazioni "chirurgiche" bisognava intervenire sulle schede elettroniche e non solo. Il cambiamento era molto efficace e quindi ad esempio avevamo Barbie che dice: "La vendetta è mia" o G.I. Joe che dice vaneggiando "Pianifichiamo il nostro matrimonio da sogno": Il BLO consegna questi giocattoli alterati nei toy-store dove vengono poi rivenduti.
BARBIE DISINFORMATION ORGANIZATION
É una diramazione che si occupa della modifica dei contenitori del giocattolo attraverso l'applicazione di adesivi che hanno lo stesso stile grafico della casa di produzione del giocattolo(Mattel) e li applicano o sul fronte o sul retro del contenitore.
BIBLIOGRAFIA
Collins e Skower nel loro libro "The death of discourse" menzionano la culture jamming come via d'uso contro culturale dei media. Inoltre mirano ad evidenziare il paradosso tra regolamentazione libertà dove troppa regolamentazione porta alla morte del discorso ma anche troppa libertà può far morire il discorso.
Shorris, Earl, ANation of Salesmen:"The Tyrranny of the market and the Subversion of Culture", Avon Books, New York 1994
Nel 1957 , Vance Packard pubblicò il suo travolgente best sellers "I persuasori occulti", che ha sconvolto gli americani con la teoria secondo cui i sociologi riempivano la pubblicità di messaggi invisibili all'occhio umano.
Nel 1973 Bryan Key pubblicò "Subliminal Seduction" , uno studio sui messaggi lascivi nascosti nei cubetti di ghiaccio della pubblicità del gin Gilbey. Secondo Key la promessa subliminale per chi acquistava il gin Gilbey non era altro che la solita vecchia orgia sessuale.
OPUSCOLI E e RIVISTE
Nel 1993, Mark Dery ha scritto l'opuscolo Culture jamming: "Hacking, Slashing and Sniping in the Empire of Sign", pubblicato da Open Magazine Pamphlet Series. Per Dery l'interferenza culturale è una combinazione eclettica di teatro e attivismo.
Nel 1929 in seguito al crollo della borsa di New York nacque un rivista chiamata "The Ballyhoo", una voce nuova e cinica, che si faceva beffe della "psichiatria creativa" degli annunci pubblicitari di sigarette e collutori e derideva ogni forma di ciarlataneria usata per vendere ogni tipo di pozioni e lozioni. Nel 1931 ebbe una tiratura di un milione di copie. The Ballyhoo è una sanguisuga che si nutre del grottesco ed esagerato del marketing.