DIGITAL HIJACK
Il
primo rapimento virtuale venne organizzato dal gruppo degli etoy il
31 marzo 1996
Loro obiettivo dichiarato era la liberazione di Kevin
Mitnick, ma il vero
obiettivo era dimostrare i limiti e le potenzialità inespresse di una
rete soffocata dalla noia Base di partenza del digital hijack è un
gesto quotidiano, ripetuto ogni giorno da milioni di navigatori del mondo,
come la ricerca di una parola dentro un motore di ricerca. "L'idea -
ci spiega il giornalista Nico Piro - "si basava su un meccanismo particolare,
venivano selezionate un centinaio di parole chiave tra le piu' diffuse, come
Playboy, Microsoft, sesso, calcio e cosi' via, e nelle hit list inserire degli
agenti software che riuscivano ad arrivare nei primi cinque posti. I navigatori
quando sceglievano una pagina web finivano per trovarsi nel sito di digital
hijack, dove li accoglieva un faccione molto bellicoso che diceva loro: "non
fare una mossa, sei stato rapito digitalmente". Il browser risultava
bloccato, era impossibile andare avanti o tornare indietro, era impossibile
tentare una via di fuga, potevi solo sorbirti il sermone sulla liberazione
di Kevin Mitnick, il piu' grande hacker della storia della pirateria informatica,
all'epoca in carcere, e solo dopo questa serie di passaggi potevi riprendere
la navigazione
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