Soggetto
Il
sito www.thehacktivist.com
è dedicato alla teoria e pratica di hackeraggio a scopo di “disobbedienza
civile elettronica” (ECD), ovvero di azioni legittime e non violente utilizzate
per fare pressione su istituzioni impegnate in operazioni non etiche o
criminali.
Obiettivo
principale che il sito si prefigge è quello di promuovere il dibattito
costruttivo tra gli utenti del sito insieme ad azioni di disobbedienza
elettronica effettive, informare sulle attivita’ promosse, e in secondo luogo
di proporre soluzioni a problemi complessi per favorire il cambiamento in
positivo delle situazioni negative evidenziate.
Il
messaggio che gli autori del sito vogliono comunicare è innanzi tutto il valore
etico positivo dell’attività di hackeraggio proposta, distinguendola
dall’accezione negativa che comunemente denota il termine “hackers”.
La
tesi è che le attività di Hacktivism si dimostrano necessarie perché “i governi
mondiali possono fare e fanno leggi ingiuste, usando il potere dello stato
(monopolio dell’uso legittimo della violenza) per raggiungere i propri
scopi”. I sentimenti
anti-autoritaristici e anti-burocratistici degli hackers li hanno condotti a
credere che l’informazione dovrebbe essere accessibile a tutti. Inoltre, la
censura non dovrebbe esistere, soprattutto se dovuta a politiche restrittive
dei governi ed a istituzioni private monopolistiche.
L’idea
di riferimento è espressa nel nome stesso del sito: “Hacktivism” è la fusione
di hacking descritto dalle parole di
Steven Levy nel suo libro “Hackers” del 1984 come “profondamente
antiburocratico e democratico” e activism.
I due concetti uniti in un’unica parola comunicano l’idea che dall’attività di
hackeraggio si possono attuare scopi positivi per la comunità.
Partendo
da questa definizione, il tema del sito si focalizza sulla promozione e
divulgazione della disobbedienza civile elettronica, intesa da Hacktivism come
un’espressione extra parlamentare di networks internazionali che agiscono a
supporto di obiettivi politici che perseguono la realizzazione delle libertà e
dei diritti universali. L’ECD agisce come meccanismo attraverso il quale il
sistema di valori dello stato (per il quale l’informazione ha un valore
maggiore rispetto a quello dell’individuo) è invertito, e ripone l’informazione
al servizio di tutti piuttosto che a unico beneficio di chi la produce.
Essa
si attua l’interruzione delle operazioni di divulgazione di informazione e del
flusso di capitali, l’intasamento di data base ad accesso libero con messaggi
provocatori in siti accuratamente selezionati senza causare loro danni
eccessivi, e praticando cosi’ i cosiddetti “virtual sit ins”.
Lo
stile del sito è di tipo giornalistico e professionale, mira alla divulgazione
di informazione a proposito della attività di Hacktivism, si riferisce
principalmente a notizie ed articoli riportati e di cui ogni volta,
nell’approfondimento, viene citata la fonte.
Il
target a cui il sito si rivolge e’ un pubblico generalmente sensibile al tema
della liberta’ di informazione e dell’abuso di potere operato da enti statali e
privati e vogliono trovare un punto di incontro con persone che hanno i loro
stessi interessi ed essere a conoscenza delle attività di disobbedienza civile
elettronica, in modo da parteciparvi.
L’esperienza
media dell’utente del dominio del sito è bassa, si intende soprattutto far
conoscere a chi ha poca conoscenza delle attività di Hacktivism le motivazioni
che portano all’uso della disobbedienza civile elettronica, le sue strategie e
il suo valore. L’azione principale svolta dall’utente a partire dalla pagina
centrale è agire su percorsi differenti, a seconda che si voglia unire ad
iniziative di attivismo o si voglia informare sui recenti aggiornamenti
riguardanti Hacktivism e su temi specifici approfonditi attraverso contributi
di autori diversi, spesso utenti del sito e attivisti, ma anche giornalisti e
autori di media diversi. Quest’ultimo scopo informativo e’ il percorso
privilegiato del sito, con continui richiami ad approfondimenti e possibilita’
di ricerca di approfondimenti relativi agli argomenti trattati.
E’
importante anche l’aspetto interattivo del sito, che si svolge attraverso la
proposta di partecipazione a dibattiti, chat, forum e sondaggi relativi a questioni
sollevate dal sito e che hanno la funzione di feed-back sul pubblico sulle
tematiche affrontate e sviluppate dal sito e inoltre dalla possibilità
dell’utente di inviare articoli e news di cui è al corrente per renderne
partecipe la comunità del sito.
Il
sito si propone anche come portale e punto di partenza per un tipo di
navigazione alternativa attraverso molti link a siti che trattano di attivismo
on-line nel mondo, di lotta politica e di critica costruttiva ai media.