Teoria e tecniche della sceneggiatura multimediale -
Prof. Tommaso Tozzi
LEZIONE 3: LA PIANIFICAZIONE
• Il sito userà contenuti esistenti? Se sì, qual è la sorgente ed il responsabile che li approva? Se no, chi procura i contenuti: un interno od un esterno al gruppo di lavoro?
• Quali tecnologie s’intende utilizzare?
Quando ci si avventura in un nuovo territorio, è impossibile esserne totalmente preparati, ma se non si pianifica prima dove il tempo e il denaro vanno investiti, si rischia di rimanerne senza prima di aver finito.
Per ora sono state prese alcune decisioni chiave quali ad esempio quelle sugli obbiettivi, il target, il messaggio, ed altre ancora. Il prossimo passo è verificare se le scelte prese siano realizzabili e in che modo. Vanno previste tutte le implicazioni di ciò che si sta per fare. Vanno dunque analizzati i costi del progetto, i tempi, le attrezzature e le competenze necessarie per svilupparlo e quali siano tutti i passaggi previsti.
Va dunque realizzato un piano di produzione che preveda tutte le implicazioni di ciò che si sta per fare. Un piano di produzione che riconduca ogni scelta creativa fatta dagli autori entro i limiti imposti dalla produzione.
Prima ancora di iniziare a realizzare praticamente il progetto si deve dunque tentare di pianificarne il suo sviluppo. Prevedere tutti i passaggi possibili farà risparmiare la produzione ed eviterà all’equipé di lavoro di imboccare strade impraticabili che li costringerebbe a rifare più volte lo stesso lavoro.
• I contenuti del sito saranno principalmente proprietari? Se no, qual è la fonte?
• Sono previsti link a contenuti residenti su altri siti
Per
poter analizzare e pianificare correttamente il progetto è necessario prima
di ogni altra cosa fare una lista completa dei contenuti del sito contenuti.
Per fare ciò si deve disporre di tutti i materiali da includere nel sito o
comunque fare un elenco di tutto ciò che si presume dovrà esservi incluso.
Fin quando non si farà un confronto tra tutto ciò che si deve fare e le risorse
che si ha a disposizione non potrà essere confermata nessun tipo di idea riguardante
lo sviluppo del progetto.
Nel caso esista un committente, la situazione è sicuramente complicata.
Per prevenire ogni problema è necessario stabilire un contratto di ferro che imponga penali in caso di ritardi o altri problemi dovuti al committente.
Molto viene fornito dal committente, ma ciò che si riceve non è mai completo, perché:
• Il committente è costantemente in ritardo sui tempi. Ha altro da fare oppure cambia costantemente i propri piani in corso d’opera.
• Il committente normalmente è inesperto di produzioni multimediali e dunque non sa di cosa realmente si ha bisogno.
• Il committente fornisce il minimo indispensabile, solo ciò che ha già pronto, ciò che non lo costringe a spendere denaro o tempo. Tendenzialmente preferisce aspettare che sia la produzione a rendersi conto di cosa manca, di quali sono le parti sbagliate nei contenuti che lui ha fornito; oppure aspetta semplicemente di verificare se il sito realizzato con quei pochi materiali risulti comunque accettabile. Solo in seguito fornisce altro materiale.
In definitiva il committente cerca costantemente di accollare alla produzione parte del proprio lavoro, facendole perdere tempo prezioso per le verifiche sulla qualità e quantità dei materiali da inserire, in attesa di vedere il prototipo del sito prima di decidere cosa deve essere, come deve funzionare e come deve apparire. Sta alla produzione che realizza il progetto prevenire questo metodo deleterio, costringendo il committente a fornire subito tutti i contenuti di cui il sito può avere bisogno. Va usata la forza! Ovvero, prima di ogni altra cosa, va stipulato un contratto il più dettagliato possibile.
Sia che esista un committente oppure no, va messa in moto un’operazione di estenuante ricerca ed analisi di ciò che già esiste e di cui si è in possesso, e di ciò che invece ancora manca. Ad esempio, se il committente è un’azienda che vuole mostrare i suoi prodotti, si deve riuscire a scoprire cosa abbia prodotto di simile nel passato. Va quindi verificato se i materiali posseduti sono completi o se necessitano di una revisione. Se è necessario, dovranno intervenire l’esperto dei contenuti e il redattore per colmare le lacune, reperendo, creando o revisionando tutto ciò che manca.
Nella fase di pianificazione si realizza dunque una lista dei materiali che li suddivida rispetto al formato (testi, grafica, video, animazioni, audio, ecc.), che indichi ciò che si ha e ciò che ancora manca, che indichi se sono già in formato digitale, se necessitano di un trattamento e se sono liberi da copyright, o se presentano qualsiasi altro genere di problema.
Dando un’occhiata ai campi della lista si può decidere di non includerne qualcuno se ci si renderà conto che ciò potrebbe comportare costi o tempi impraticabili.
Es.
La lista dei materiali.
|
Ricevuti |
Da avere |
Già digitalizzati |
Da digitalizzare |
Liberi da copyright |
Memo |
TESTI |
|
|
|
|
|
|
Testo introduzione |
x |
|
|
x |
x |
|
Testo storia |
x |
|
|
x |
x |
|
Testo geografia |
x |
|
x |
|
x |
|
AUDIO |
|
|
|
|
|
|
Narrato audio storia |
|
x |
|
|
|
|
Narrato audio geografia |
|
x |
|
|
|
|
VIDEO |
|
|
|
|
|
|
Video storia |
x |
|
|
x |
|
|
Video geografia |
x |
|
x |
|
|
|
IMMAGINI |
|
|
|
|
|
|
Immagini storia |
|
x |
|
|
|
|
Immagini geografia |
|
x |
|
|
|
|
Ogni decisione progettuale è infatti la causa di una molteplicità di effetti.
Ad esempio, il decidere di creare delle musiche originali implica l’assumere un compositore, un musicista ed un tecnico del suono, affittare uno studio di registrazione, registrare le musiche originali, mixare ed editare le tracce audio, avere l’hardware per la digitalizzazione audio, avere il software per l’editing audio, convertire la musica in formato digitale, editare i livelli, i tempi, le dissolvenze, ecc, del suono, integrare la musica nella presentazione, sincronizzare la musica con le immagini.
Nella fase di pianificazione andranno dunque valutati tutti gli effetti delle scelte progettuali per verificarne la fattibilità. Nel caso non siano fattibili si dovrà sostituire la scelta con un’altra che causi meno effetti (nell’esempio presentato prima si potrebbe decidere di utilizzare musiche disponibili gratuitamente in internet). In ogni caso, si dovrà fare un piano di ogni passaggio indicando il nome di chi lo realizzerà, dove, con quali attrezzature, con quali costi e in quali giorni.
LE SCHEDE DEI RUOLI, DEI
LUOGHI, DELLE ATTREZZATURE, DEI COSTI E DEI TEMPI NECESSARI
Nella scheda dei ruoli si indicherà le mansioni, ovvero le categorie di lavoro da svolgere, e il nome della o delle persone che effettueranno il lavoro. Andrà quindi verificato che le persone previste abbiano le competenze necessarie a svolgere quel determinato compito e che siano disponibili nel periodo previsto.
Dovrà quindi essere indicato il luogo in cui il lavoro verrà realizzato e nel fare ciò si dovrà verificare che tale luogo sia disponibile e prevederne i costi di affitto ed utilizzo.
Si dovrà trascrivere nelle schede le attrezzature necessarie per svolgere ogni specifica mansione (hardware, software ed altre tecnologie) e quindi andrà verificata la loro presenza nel luogo di lavoro, la loro conoscenza da parte di coloro che le dovranno utilizzare ed il loro eventuale costo di acquisto o noleggio.
Si dovrà quindi indicare i costi totali di ogni passaggio previsto nella lavorazione sommando le varie voci elencate fino ad ora.
Infine andrà fatto un piano con i tempi previsti per la lavorazione di ogni singola mansione.
Un piano di produzione fatto in questo modo cercherà in modo approssimativo di calcolare i tempi ed i costi totali necessari e sulla base di queste previsioni si sarà molto probabilmente costretti a rivedere le proprie scelte per escluderne alcune ed includerne altre.
Es.
Al di là di qualsiasi pianificazione possibile, l’esperienza insegnerà che vi sono situazioni in cui si respira un’aria di incertezza per cui vale forse la pena prima di accettare un progetto o comunque che impongono dei chiarimenti per evitare problemi successivi.
E’ il caso ad esempio del dover collaborare con colleghi in sedi differenti. E’ molto difficile seguire l’organizzazione di un lavoro quando non si lavora fianco a fianco.
E’ il caso anche in cui ci si relaziona con un grande gruppo in cui non è chiaro chi sia il referente da cui avere il via libera rispetto alle decisioni progettuali.
E’ il caso anche in cui si deve lavorare con una vasta quantità di contenuti di cui non esiste un’autorizzazione al loro uso.
Questi sono solo alcuni esempi di possibili fonti di problemi per qualsiasi progetto. Purtroppo molti dei problemi possibili che si incontrano sul cammino non è possibile prevederli e solo l’intuito o l’esperienza professionale permetteranno di prevederli in anticipo.