IL SAPERE AL CENTRO DELL'INFORMAZIONE
Il sapere: concetto che accompagna da sempre le vicende umane, che ha assunto, ed assume nel tempo posizioni diverse, se e' rapportato alle evoluzioni scientifiche, sociali e politiche. Il sapere muta secondo le modalità di comunicazione che lo contengono, le svolte epocali delle società, le decisioni politiche dei governi. Per leggere la complicatastoria delle forme del sapere occorre adoperare più filtri e lenti, per non incorrere in interpretazioni deterministiche ed errate, che possono causare forti abbagli se non addirittura accecamenti. La parola sapere ha due significati costitutivi fondamentali che la contraddistinguono. Un significato di natura propriamente contenutistica, un sapere-contenuto cherappresenta tutto il bagaglio di informazioni e conoscenze esistente in relazione ad un periodo storico preciso, ad un'area geografica, ad unpopolo e alle sue tradizioni, e ai mezzi di comunicazione usati per la trasmissione; si pensi alla differenza sostanziale di diffusione del sapere che avviene tramite l' approfondimento oppure via etere. L'altro significato riguarda l'aspetto strutturale e metodologico delle tecniche usate per distribuire l'informazione descritta seguendo l'accezione delprimo tipo di sapere; ovvero, esso designa l'insieme di conoscenze dell'uso degli strumenti per accedere ed acquisire sapere, cioè il metodo -come direbbe Descartes: "Per metodo intendo regole certe e facili... per aumentare il sapere e pervenire alla vera definizione delle cose". Questo sapere-metodo ha la caratteristica di essere variabile e necessita, per ilproprio sviluppo, di continui aggiornamenti. Questi due ruoli assunti dal sapere: produzione e contenuto, circolazione e accesso, anche se bendistinti spesso coincidono, si coordinano e sono collegati tra loro nelleproprie funzioni.Il sapere nelle due forme descritte e' indiscutibilmente un diritto umano;ogni persona deve avere la possibilità di accrescere sia ilsapere-contenuto che il sapere-metodo. Si tratta di una libertà che deve essere garantita dallo Stato a tutta la collettività, così come lalibertà di parola, di religione. Questo diritto umano, quindi la vita del sapere, si evolve subendo naturali cambiamenti in funzione di tre fattori principali: tecno-scientifico, sociale e politico. In merito al primo fattore, sarebbe cosa lunga e difficile ripercorrere lastoria delle tecniche di produzione e diffusione del sapere: le nuove scoperte, le modifiche gli esperimenti, dalla cultura orale fino a giungere alla trasmissione WAP31. Basti pensare a due avvenimenti epocali:l'invenzione della stampa a caratteri mobili da parte di Gutemberg(1450-1460) e la sperimentazione della prima emissione televisiva tra NewYork e Washington realizzata dalla Bell (1927).Per l'aspetto sociale legato al sapere può essere sufficiente un buonesempio: il grande sconvolgimento che il sapere subisce nel periododell'Illuminismo; e' durante la cultura della Ragione che avviene la pubblicazione dell'Encyclopedie di Diderot e D'Alambert (1751-1772). Il passaggio da un sapere controllato da poche persone e distribuito secondole loro volontà, ad un sapere diffuso accessibile alla massa; prima grandeesperienza di orizzontalità democratica del sapere che prevede la libertà di comunicazione come un diritto dell'uomo.Per quanto riguarda l'influsso della politica sul sapere, possiamo dividere la concezione del potere sul sapere in due posizioni diametralmente opposte: liberale e dittatoriale. La prima prevede che il sapere, in quanto diritto civile dell'uomo, sia considerato alla stessa stregua di tutte le altre libertà; la seconda visione politica vieta questa libertà,garantendola solo alla classe dominante. In genere, senza limitarsi alle due opinioni antitetiche accennate, esistono decisioni politiche più omeno libertarie o restrittive che condizionano direttamente il sapere.Per tornare all'oggetto del nostro studio, nell'ambito della comunicazionetelematica le due forme di sapere: come produzione e come circolazione,appaiono piuttosto distinte. Abbiamo l'insieme delle informazioni che sono freneticamente prodotte per la rete, sapere-contenuto, e i modi per poterlesia diffondere al meglio che reperire e apprendere, sapere-metodo. Quest'ultimo compito che riveste il sapere, nel contesto la visibilità e ricerca in Internet, ricopre una posizione rilevante se non determinatenella comunicazione tra computer. La dimensione tecnica che diventa primaria, il privilegio di coloro che detengono le conoscenze specifiche alriguardo, producono una sorta di monopolio del sapere tecnico ma che potenzialmente, e di fatto, e' abbattuto o quantomeno ridistribuito grazie alle caratteristiche del mezzo tecnologico usato, la rete. Un sapere chedifficilmente si pone il problema di essere conservato viste le sue continue modificazioni. La modalità di comunicazione telematica si prestapoco, infatti, alla conservazione, visto la propria immediatezza e fluidità.
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