Umanesimo
e informatica
Ricavare
assunti univoci o risultati certi da un convegno appena concluso Ë
sempre riduttivo, ma si puÚ cercare di rendere conto almeno di
alcuni orientamenti di base che sembrano essere emersi. Il Convegno organizzato
da Corrado Donati a Trento il 24 e 25 maggio scorsi, con il titolo ´Umanesimo
& informatica. Le nuove frontiere della ricerca e della didattica
nel campo degli studi letterariª, ha mostrato con chiarezza alcune
istanze: innanzitutto una spinta verso un confronto tra realizzazioni
concrete, la necessitý di passare, nella discussione delle prospettive
aperte dall'informatica umanistica, da un piano virtuale a un piano reale;
in secondo luogo la richiesta, espressa da pi˜ parti, e specialmente
dagli editori e dagli informatici presenti al Convegno, di un investimento
massiccio delle risorse umanistiche - progettuali, culturali, tecniche
e speculative - in tali realizzazioni. Uno dei dati interessanti del Convegno
si Ë rilevato proprio nella funzione progettuale e nella forte componente
operativa (elemento che forse dovrebbe caratterizzare, di lý dalla
pubblicazione degli Atti, ogni convegno di studi) espresse dall'incontro.
Nella prima giornata Roberto Busa dell'Universitý Gregoriana di
Roma, uno dei padri dell'informatica umanistica, ha introdotto i lavori
definendo quattro piani ben distinti dell'informatica testuale: documentaristico
(le banche dati), ermeneutico (la ricerca umanistica propriamente detta),
didattico ed editoriale. La multimedialitý Ë il patrimonio
degli ultimi due, mentre Internet, fino ad oggi, riguarda soprattutto
il primo. Per Padre Busa ciÚ che non va confuso, soprattutto con
il piano documentaristico dell'organizzazione dei dati, Ë il piano
della ricerca, che richiede un lavoro di ´rieditingª dei testi,
di codificazione nei testi stessi delle diverse tipologie del discorso,
di lemmatizzazione, di individuazione di indici di semanticitý.
Di altra formazione e settore di studi, a dimostrazione dell'utilitý
e della necessitý di un dialogo serrato tra diversi tipi di addetti
ai lavori, l'ingegnere informatico Fausto Giunchiglia ha affrontato poi
la questione di alcune differenze strutturali e funzionali nel reperimento
di informazione in Internet e in CD-Rom, invocando poi il coinvolgimento
degli umanisti sul piano delle categorizzazioni, ovvero, forse, una sorta
di ricaduta scientifica del ´piano della ricercaª, individuato
da Busa, sugli altri tre. A conclusione della mattinata Mario Ricciardi
dell'Universitý di Torino ha illustrato, insieme ai suoi collaboratori,
il sito Web ´Baudhausª, allestito con gli studenti, nelle sue
valenze di comunitý di studio, al tempo stesso formative e di ricerca,
e di monitoraggio dei progetti e delle risorse, anche in funzione di un
colloquio e di un'offerta nei confronti del mondo del lavoro. Sono seguiti
poi, nel pomeriggio, l'intervento di Luca Toschi, dell'Universitý
di Firenze, orientato, secondo una delle cifre del Convegno, sulle realizzazioni
effettive e sui problemi concreti che esse pongono sul piano della scrittura,
dell'autorialitý e della lettura, con la forte componente di oralitý
che la comunicazione in rete convoglia e con tutto il peso interpretativo
che ogni memorizzazione comporta; e l'intervento teorico-applicativo di
Claude CazalÈ BÈrard, dell'Universitý di Lille, che
ha preso in esame i livelli di connessione - intratestuali, intertestuali
ed extratestuali - dell'ipertesto critico, sottolineando l'importanza
di trovare i modi, oltre che di stabilire le connessioni, di descrivere
i percorsi e i criteri di tali connessioni. Infine sono seguite la presentazione
dell'assiduo lavoro del Centro di Linguistica Computazionale del CNR di
Pisa nel campo dell'elaborazione testuale, da parte di Manuela Sassi,
e l'intervento di Pier Luciano Guardigli, editore e scrittore, che ha
illustrato alcune aporie culturali che affliggono il mercato editoriale
e offerto una serie di "disincantamenti" sulle aspettative di
rinnovamento dell'editoria affidate al puro dato tecnologico della potenzialitý
informatica.
Nella seconda giornata Ë intervenuto Giuseppe Gigliozzi, dell'Universitý
di Roma La Sapienza, che ha rilanciato la proposta di una collaborazione
tra siti, giý emersa nella prima giornata, e illustrato alcuni
problemi di edizione elettronica dei testi letterari. E' seguÏto
un intervento di Fabio Ciotti, sempre dell'Universitý di Roma,
sulle modalitý di codifica nel linguaggio SGML, poi Ë intervenuto
Paolo D'Iorio, dell'Universitý di Pisa, il quale ha presentato
un ricco ipertesto sulla biblioteca di Nietzsche in cerca di editore;
poi Paolo Ferri della Bruno Mondadori che ha illustrato un Seminario di
Informatica umanistica attivo presso lo IULM di Milano; infine, Corrado
Donati dell'Universitý di Trento, promotore tra l'altro del progetto
dell'Istituto di Ricerca sui Periodici Culturali Europei, che ha concluso
i lavori. La discussione, dopo e attraverso gli interventi, Ë sempre
stata ampia e propositiva e questa, per un convegno, Ë sempre la
miglior prova di un lavoro utile, ovvero produttivo anche per il lavoro
a venire.
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