«Qui Radio Cybernet, finalmente in diretta dall'Hack-meeting».
Esordiva così Asbesto, speaker e fondatore della prima radio italiana
che trasmette solo via internet, quando finalmente è stato possibile
"uscire" on-line. L'edizione 1999 dell'Hack-it, ospitata dal laboratorio
studentesco Deposito Bulk di Milano dal 18 al 20 giugno, si è caratterizzata
per i grossi problemi tecnici. L'organizzazione ha cablato il piano dell'edificio
riservato agli "smanettoni" solo la notte prima dell'avvio ufficiale
e non ha fatto in tempo a installare le apparecchiature che garantissero
un uso efficiente della rete. Il meeting è stato affollatissimo, ben più della scorsa edizione a Firenze. Milano ha richiamato più gente e più giornali. Quasi snobbato dalla stampa l'anno scorso, quest'anno quasi tutti gli hacker hanno fronteggiato intervistatori, spesso armati di telecamera. All'ingresso del secondo piano un ta-tze-bao ricordava che la gestione dei rapporti con la stampa sarebbe stata una faccenda individuale di ogni partecipante. Complessivamente il mondo ufficiale dell'informazione ha reagito con più compostezza che nel passato, non ricorrendo sempre ai soliti luoghi comuni sulla pirateria informatica e sul terrorismo telematico. Wau Holland, fondatore del Chaos Computer Club di Amburgo, è stato l'unico grande nome della scena hacking internazionale a partecipare alla iniziativa; il seminario che ha tenuto è stato il più partecipato. Gli unici altri non italiani a venire a Milano sono stati gli spagnoli di Sin dominio (gli stessi che a Firenze erano venuti per Nodo 50). È vero, però, che questo tipo di evento non è organizzato per la passerella, ma per permettere un rapido scambio del sapere accumulato nello studio dei sistemi informatici. E su questo obiettivo anche l'ultimo Hack-it è stato all'altezza. Ma la vera attrazione della seconda edizione è stata Linux. Il sistema operativo free per antonomasia ha portato al meeting centinaia di curiosi che volevano vederlo girare e qualche decina di arditi che hanno chiesto l'aiuto degli smanettoni per rimuovere Windows dai loro hard disk e passare al pinguino. Linux, in effetti, a parte qualche computer equipaggiato con delle varianti di BSD e qualche laptop su cui non era ancora stato rimosso Windows, è stato l'unico sistema operativo utilizzato all'incontro. Su Linux si è fatto di tutto: dalla configurazione del routing della rete locale, alla trasmissione Real Audio in diretta di Radio Cybernet, passando per le dimostrazioni di grafica 3D sotto X Window (l'ambiente grafico caratteristico dei sistemi operativi Unix-like). L'appuntamento per tutti sarà a Roma, al centro sociale Forte Prenestino, nell'anno del Giubileo. Così si è stabilito nell'assemblea finale, di taglio ben diverso da quella dello scorso anno. L'intenzione di chi vi ha partecipato sembrava quella di usare l'assemblea per scambiarsi i saluti e rimandare le cose serie alla mailing list. |
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