IL LINGUAGGIO
Il linguaggio verbale è una altra grande conquista soprattutto per la possibilità di esprimere le proprie tendenze e per l'attivazione degli scambi intellettuali e sociali.
Infatti Dio quando creò l'uomo volle che fosse una creatura socievole e non lo ha fatto soltanto con la necessità di associarsi con quelli della sua specie, ma gli ha anche fornito il linguaggio che doveva essere il grande strumento e il legame comune della società. L'uomo ebbe quindi dalla natura organi adatti a formulare i suoni che noi chiamiamo parole. Ma non bastava a produrre il linguaggio , ma era necessario che egli al contrario degli animali articolasse questi suoni e li usasse rendendo conoscibile agli altri i suoi pensieri. Il linguaggio è una guida alla realtà sociale, Anche Platone fece una analisi affascinante del rapporto tra linguaggio, significato e realtà.
Verso i tre anni il bambino è in possesso di tutti i mezzi di cui ha bisogno per affermare sempre di più la sua personalità , ed è a tre anni che si segna il limite tra la prima e la seconda infanzia.
La seconda infanzia è caratterizzata da due aspetti: il formarsi del linguaggio e del pensiero simbolico da un lato e il raggiungimento della autonomia e della iniziativa dall'altro.
Grazie al linguaggio le sue attività acquistano una dimensione sociale , coinvolgendo gli altri. Userà le parole quando vuole uniformarsi ai desideri degli altri , sceglierà i vocaboli quando ha intenzione di prendere un atteggiamento di sfida , imparerà a controllare gli altri mediante le parole e userà le regole della cortesia, i tabù e le distinzioni sociali.