-ARTE
ELETTRONICA
.homeart
Inizia
ne 1986 l avventura di Grossi con la homeart, termine da lui
stesso coniato. La homeart viene infatti presentata per la prima volta
durante la mostra Nuova Atlantide - Il continente della musica elettronica
organizzata dalla Biennale di Venezia nel novembre di quellanno. Questa
esperienza di arte elettronica nasce dallesigenza di Grossi di esprimersi
anche nel campo della grafica, mantenendo quei principi che avevano regolato
le sue idee musicali e utilizzando nel contempo piccoli sistemi informatici
di grande diffusione. Il termine
homeart sta a significare principalmente due cose: prima di tutto il
fatto che lartista grazie al personal computer può lavorare nella sua
abitazione senza doversi recare altrove, con la possibilità quindi di assecondare
i suoi momenti creativi; in secondo luogo la stessa abitazione diventa spazio
di percezione artistica continua: i semplici programmi producono continuamente
nuove immagini grafiche in movimento senza mai ripetersi, arredando
così lambiente domestico ogni istante in maniera diversa. Homeart
è una forma espressiva che Grossi propone allattenzione generale come
la possibilità che ogni uomo ha di sviluppare la propria indole artistica
con grande semplicità. Per usare le stesse parole di Grossi: arte
creata da e per se stessi, estemporanea, effimera, oltre la sfera del giudizio
altrui. Ancora il suo pensiero aiuta a capire il senso di questa
operazione: con gli strumenti che oggi la tecnologia offre ogni uomo
può esprimersi liberamente e manifestare quel tanto di artistico e fantastico
che ha nel suo pensiero; questo è possibile adesso e con facilità. I processi
grafici che Grossi produce si concretizzano in immagini anziché in idee sonore
ma sono in realtà frutto della stessa linea estetica che ha caratterizzato
lattività precedente del compositore veneziano. Si tratta di semplici
programmi, scritti in linguaggio di programmazione comunissimo, caratterizzato
ognuno da poche istruzioni allinterno dei quali viene dato spazio alle
procedure pseudo-casuali nellambito di unidea artistico-compositiva
unica, sviluppata poi in una miriade di variazioni grafiche. Dal 1986 ad oggi
centinaia di programmi di homeart e di realizzazioni visive, spesso
cristallizzate in immagini fotografiche, sono state prodotte e documentate
dallo stesso autore; da citare anche una serie di libri unici,
prodotti elettronicamente secondo i medesimi principi, e simbolicamente chiamati
homebooks. Lo sviluppo
della homeart nasce, come detto in precedenza dallinteresse grafico
che manifesta Grossi. Il primo mezzo che adotta è uno dei primi home-computer
di basso costo, disponibili sul mercato intorno ai primi anni 80, si
tratta di un Commodore 64. Apparentemente questa attività non presenta relazioni
con lattività musicale portata avanti precedentemente dal Maestro. Però,
ha sempre applicato gli stessi criteri, lavorando per se, ma anche per gli
altri, come se offrisse un programma a qualcuno con la proposta : Guardate
cosa si può fare, fatelo! Io non offro unopera darte, offro
un modo di operare, suggerisco un modo di lavorare. Homeart, quindi, come parafrasi di un
nuovo modo di fare e fruire loperazione artistica. Con gli strumenti che oggi la tecnologia ci
offre ogni uomo può esprimersi e manifestare il suo animo, artistico e creativo,
può portare a pieno sviluppo il suo pensiero, solitamente ovattato, messo
da parte, dai ritmi della vita. Una volta per fare musica o per dipingere
bisognava frequentare il Conservatorio o lIstituto darte, comunque
studiare duramente. Oggi tutto questo si può evitare e credo che le scuole
si debbano porre il problema e trasformarsi. Siamo di fronte a grandi cambiamenti. |