-ARTE ELETTRONICA
.il futuro
Avevo un certo
rapporto con il violoncello, come tutti i colleghi con il pianoforte
strumenti musicali che io definivo inerti per distinguerli da
quelli automatici (se luomo toglie le mani quelli si fermano,
questo vale per tutti gli strumenti definiti inerti da Grossi),
da quel momento, sono cambiate molte cose: è stato Edison, che con il disco
ha cambiato tutto, ci sono voluti decine di anni, per motivi di carattere
vario, soprattutto di carattere tecnologico, per modernizzarne luso,
ma è innegabile che sia stato un grande cambiamento. Il disco ha avuto un
grande sviluppo dopo la seconda guerra mondiale grazie allinvenzione
del nastro magnetico che permetteva di fare delle riproduzioni discografiche
a livello molto più alto. Cera molta
curiosità, quando dicevo: -state attenti il computer elimina le difficoltà,
elimina il lavoro delluomo, un lavoro incredibilmente pesante-. Sappiamo
cosa vuol dire mettere le mani su uno strumento e arrivare ai livelli che
oggi come allora si pretendevano dagli strumentisti, il sacrificio è totale.
Mi ricordo bene che alla fine degli anni sessanta venni in possesso di certe
dispense preparate da un sociologo veneziano, un certo Renato Famea, queste
dispense parlavano del futuro delluomo, doveva aver guardato allo sviluppo
tecnologico con particolare interesse perché a un certo momento disse che
verrà il giorno che ci sarà tutto per tutti infaticato, e guardate
che ci siamo molto vicini, una cosa che tutti possono avere, coglierla a piene
mani e senza valore
Quel giorno è venuto,
i cambiamenti ed il futuro della società, ne sono stati fortemente condizionati.
Nel campo della musica e non solo. Siamo passati dallera del compact
disc, al boom di Internet, il lavoro per luomo è adesso molto diverso.
Tutte prospettive e domande che Grossi si pone. Una volta le riunioni
musicali, i concerti, erano essenziali per accedere a quel tipo di informazione.
Oggi non è più essenziale perché si può avere la musica in tanti modi. Siamo
in mezzo ad eventi in stretta correlazione con il nostro tempo, con il nostro
modo di vivere, non si ha più voglia di imparare alla vecchia maniera; persino
di un libro si cerca il sunto. La cosa è certamente discutibile, me è sicuramente
al passo con i tempi. |