VITA

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Pietro Grossi nasce a Venezia nel 1917 si trasferisce presto a Bologna, dove la madre lo indirizza, a soli otto anni, al Conservatorio di Musica. Avendo studiato pianoforte, il primo insegnante di Grossi fu proprio sua madre. Ma una volta sostenuto l’esame (con scarso successo)i commissari, vista una certa attitudine, dissero alla madre:”Perché non gli fa studiare qualche altro strumento?Adesso c’è un professore giovane di violoncello, che viene da Padova, Camillo Oblach, molto bravo e ci sono dei posti disponibili”. E così nel 1925 inizia a studiare il violoncello.

In questi primi anni della sua vita e durante l’esperienza d’apprendimento violoncellistico incrocia tutta una serie di personaggi, insegnanti, amici e colleghi, che influenzeranno in maniera determinante la sua formazione. A undici anni comincia ad andare a suonare al cinema muto, dove sostituisce i compagni più anziani, impegnati per le serate da ballo e i veglioni. Quando il cinema muto scompare, per guadagnare qualcosa, suona la batteria jazz nelle sale da ballo; portandosi la batteria in bicicletta. Inoltre mette i dischi al cinema di Casalecchio, visto che alcuni cinematografi non avevano ancora il sonoro; tutto questo ha contribuito ad accrescere notevolmente le sue conoscenze musicali. Intorno al quinto anno di studi, comincia ad interessarsi alla composizione, dietro insegnamento del direttore del Conservatorio, Cesare Nordio. Si diploma nella sessione autunnale del 1935. Dopo il diploma suona per la prima volta in orchestra al Teatro Comunale di Bologna, raccogliendo critiche molto positive.Nel 1936, diciannovenne, vince il concorso per entrare a far parte dell’orchestra del Maggio Fiorentino.Suona così con i maggiori direttori d’orchestra del momento. Termina anche gli studi di composizione diplomandosi nel 1942. Negli anni '60 abbandona l’attività professionale, mantenendo però quella didattica al Conservatorio "Cherubini" di Firenze, e inizia la ricerca e la sperimentazione nel campo della musica elettroacustica. Nel 1963 fonda lo studio di Fonologia Musicale di Firenze (S 2F M) e nel 1965 ottiene l'istituzione della cattedra di Musica elettronica (la prima in Italia) presso il Conservatorio di Musica di Firenze. Compie le prime esperienze di computer music nel 1967. Successivamente promuove l'istituzione della Divisione di Informatica Musicale al CNUCE, Istituto pisano del CNR. Presenta il suo primo package di programmi destinati alla computer music al Festival di Musica Contemporanea di Venezia del 1970 e nello stesso anno compie la prima esperienza di telematica musicale tra Rimini (Fondazione Pio Manzu') e Pisa (CNUCE). Nel 1984 promuove l'istituzione di un corso di Informatica Musicale presso il Conservatorio di Musica di Firenze. Da questo momento allarga il suo campo di ricerca e di produzione alla grafica. (si tratta di elaborazioni visive realizzabili su personal computer con programmi dotati di autodecisionalita') ed elabora il concetto di " HOMEART " arte creata da e per se stessi, estemporanea effimera, oltre la sfera del giudizio altrui. Una serie di mostre e manifestazioni a Firenze, Ferrara, Bologna, Milano, Brescia, Roma, Napoli, La Spezia documentano la sua produzione. Sempre spronato dal desiderio di esplorare le miriadi di possibilità offerte dall'elaboratore, nel 1991 crea l'HOMEBOOK. Si tratta di un'editoria personalizzata e realizzata con programmi creati da lui stesso, che assicurano l'unicita’grafica di ciascuna opera. (Un prototipo e’stato presentato al Museo Pecci di Prato nel corso di una serata dedicata anche ad un dibattito sugli aspetti teorici della sua attività artistica). A tutt'oggi ha prodotto piu’di cento programmi che generano caratteri diversi e qualche centinaio destinati a costituire lo sfondo grafico su cui inserire i testi.

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