-COMPUTER
MUSIC
.computer
music
Il percorso
di Grossi nel mondo della computer music si sviluppa lungo un iter del tutto
indipendente dai compositori e dalle scuole sia italiane che degli
altri paesi europei. Il 1962
è un anno importante per la vita del musicista veneziano. Già coinvolto nellesperienza
della musica elettronica, inizia quasi casualmente la sua avventura nel mondo
dellinformatica:Apprende da un giornale che i calcolatori possono suonaree
subito incuriosito inizia a muoversi per saperne di più. Iniziano le lunghissime
anticamere e le visite nei centri di calcolo delle banche. A Siena ascolta
un Olivetti Elea 9300 che emette controlli fonici che, se pur destinati a
compiti di servizio, potrebbero anche essere programmati allemissione
di specifiche sequenze di note.Viene anche a conoscenza del fatto che i calcolatori,
durante il loro lavoro, emettono frequenze nel campo della gamma udibile,
frequenze captabili con normali apparecchi radiofonici a causa delle basse
velocità di funzionamento dei primi sistemi informatici: Grossi prova con
un piccolo apparecchio radio a sintonizzarsi su questi suoni rudimentali e
a registrarli. Nessuno
sembra però disposto a concedere spazio e mezzi alle possibili applicazioni
musicali dellinformatica fino a quando, nel 1967, la RAI commissiona
proprio a Grossi e al compositore Domenico Guaccero una serie di trasmissioni
sulla musica elettronica; grazie a questo programma radiofonico arriva il
contatto con la Olivetti General Electric che, presso il proprio Centro di
Studi e Ricerche di Pregnana Milanese, fornisce a Grossi un programma per
codificare allinterno della macchina testi di musica tradizionale; il
computer è in grado poi di suonarle attraverso un generatore di onda quadra.Il
primo brano trascritto è il quinto Capriccio per violino di Paganini,
brano che viene inciso dalla Olivetti in un disco a 45 giri. Lattività
di ricerca sistematica sul testo musicale e sulle infinite possibilità di
elaborazione inizia nel 1969 quando Grossi chiede ospitalità allistituto
CNUCE di Pisa e progetta uno dei primi sistemi interattivi di computer music
in Italia: il DCMP, basato su un architettura IBM 360/67; per luscita
del suono viene prelevato un bit da un registro, ottenendo una sequenza monotonica
con timbro di onda quadra, per altro senza alcun controllo della dinamica.
Al DCMP seguono, prima, il sistema PLAY 1800, che può disporre di un controllo
sia per lampiezza che per il timbro, e infine il terminale audio TAU2
costruito tra il 1970 e il 1975, il TAU2 è uno strumento polifonico e politimbrico
che esegue musica in tempo reale sotto il controllo di un elaboratore IBM
di tipo maineframe (calcolatore in grado di operare in modalità multiutente). Con
questo sistema Grossi sviluppa prima i programmi per la gestione dei testi
musicali e la loro elaborazione, poi costruisce un archivio musicale digitale
composto da oltre 1000 brani tradizionali. Per mezzo del suo software è possibile
intervenire al centesimo di secondo sul brano cambiando ogni parametro, suonandolo
per intero o frazionandolo, addirittura fornendone una sorta di interpretazione
elettronica attraverso un esecuzione modulata da un brano di controllo,
detto modello modulante.La grande velocità del maineframe
e le possibilità di cambiamento istantaneo dei parametri sonori offerte dai
linguaggi di programmazione vengono usate in una lunga serie di programmi
per la composizione automatica; programmi che utilizzano quasi sempre regole
condizionate da parametri pseudo-casuali e con i quali Grossi da vita a tutto
un gruppo di composizioni musicali quali la serie dei Sound Life e
degli Unicum e, prima ancora, quelli degli esordi come Polifonia,
Monodia e Unending music. E in questi lavori che Grossi
produce risultati sonori istantaneamente e continuamente diversi e in cui
si disinteressa spesso dellaspetto timbrico per concentrarsi propri
sullessenza del processo produttivo-musicale automatizzato, affascinato
dalle enormi possibilità di calcolo dei sistemi informatici applicati alla
composizione musicale. Vengono fuori da questa metodologia anche musiche ispirate
a segni organizzati o ad architetture particolari come il Sound Life
I I, rappresentazione sonora della curva di Peano o il Sound Life
2 in cui il libero riferimento è alla stazione ferroviaria di Milano. Unultima
nota su questo periodo riguarda le esperienze sulla telematica musicale, con
buona probabilità le prime al mondo di questo genere. Il suo primo
concerto telematicorisale al 1970 quando un collegamento basato
su linee telefoniche tra Rimini e Pisa gli permette di suonare e di elaborare
a distanza brani, frammenti di brano e strutture sonore casuali. A questa
segue nel 1974 il collegamento tra Pisa e Parigi dove Grossi viene invitato
da Xenakis a presentare la sua musica una delle più belle esperienze,ricorda. |