Analogie e differenze

tra pacifismo buddista e telematico

Tutto tramite le "computer-conference", che sono uno strumento altamente democratico poichè permettono a chiunque di partecipare per esprimere la propria opinione e di farlo illimitatamente e quando ne ha il tempo.
Le nuove tecnologie, anche se stanno diventando molto velocemente sempre più accessibili sia per i costi che per il facile uso, non sono in grado di raggiungere proprio tutti indistintamente, come può farlo un telegiornale, un quotidiano, o meglio ancora un dialogo "dal vivo".
E’ proprio in questo che si differenzia l’approccio buddista della Soka Gakkai che, invece, è basato su un dialogo "cuore a cuore" con le persone. Ognuno può avvicinarsi a questa pratica per diversi motivi, ma quasi sempre ciò che incoraggia questo interesse è il reale cambiamento in positivo che si riscontra nell’atteggiamento, e di conseguenza nella vita, di chi pratica questa fede. A parte noi stessi, nessuno ci conosce meglio di chi ci sta intorno, famiglia, amici e colleghi di lavoro, e i cambiamenti si vedono e si sentono.
Al di là degli obiettivi da raggiungere e dei problemi da risolvere, che senz’altro sono un’ottimo stimolo per avanzare nella fede, l’obiettivo più grande per un buddista resta sempre quello di realizzare la pace nel mondo, partendo proprio dal piccolo che gli sta intorno: la famiglia, gli affetti, il lavoro, il posto in cui vive; insomma la quotidianità. Non c’è gioia più grande che trasmettere questi valori e aiutare altre persone a fare la propria "rivoluzione umana".
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