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a cura di Lombardi |
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Links jammers. |
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Proporre una serie di riferimenti jamming nel web è un bel salto nel vuoto. E' l'impossibile tentativo di ingabbiare in un numero (grande o piccolo che sia) di links l'intera cultura underground. Se come afferma Mark Dery, fondatore di Adbusters e autore di un importante manifesto jamming, il termine culture jamming può essere definito come "interferenza mediatica, guerra dell'informazione, terror art e guerriglia semiotica", ci si accorge subito che, tra le altre cose, stiamo parlando proprio della rete. Non tutti i jammers utilizzano la tecnologia per agire le loro interferenze (ad alcuni basta tempera e pennello o, come ricorda Naomi Klein, la fotocopiatrice) ma certo è che lo sviluppo tecnologico permette incursioni mediatiche e un velocissimo coordinamento nelle azioni degli attivisti, prima impensabili (un esempio è la Broken Terminal BBS, una comunità jammers che elabora un bollettino d'informazione e coordinamento). Se di underground si parla, la prima cosa da fare è girarsi la guida di Supereva. Con oltre 250 sezioni e links a siti di tutto il mondo costituisce il riferimento italiano più significativo (da visitare perchè molto completa, anche la guida di Yahoo! e un sito americano ricchissimo di links jamming e underground : http---www.zenzibar.com-Beta-directory.asp-cat=PJ) Ma l'underground non va semplicemente inteso come il ghetto culturale di "chi non ci sta". Pare che il G8 di Genova sia l'ultima passerella mediatica dei "grandi". Dopo l'esercito nelle città, ci sarà il silenzio di luoghi impervi quasi irraggiungibili dagli attivisti di tutto il mondo. Insomma : dopo la piazza serviranno nuove forme di protesta e, almeno per l'Italia, il culture jamming offre ancora enormi spazi (a partire ovviamente dalle esperienze di LutherBlissett e il pure bliessettiano : Wu Ming Foundation. Da citare, sempre per l'Italia, Isole nella rete segnalando, tra gli altri, The Thing sito dedicato alla cultura dei nuovi media, all'e-music e all'attivismo. Tendenze assolutamente contemporanee insomma) . Da visitare subito è l "Fronte di liberazione dai manifesti pubblicitari" (Billboard Liberation Front). Nato nel natale del 1977 in California e in tutti questi anni la sua attività principale è stata quella di produrre o modificare (loro preferiscono dire "migliorare") manifesti pubblicitari al fine di diffondere messaggi artistici, politici e culturali. Anche se l'idea non si può considerare originale in assoluto, basti pensare ai ready made dei surrealisti o al detournement situazionista, l'approccio del BLF è interessante perché la loro azione si esercita principalmente nei luoghi pubblici per eccellenza: le strade. Interessantissimo anche http://www.hocusfocus.org/, un sito dedicato alla anti#campagna contro quella ufficiale della Apple "Think different". Su http://www.abrupt.org/ potrete trovare altri esempi di jamming con una certa prevalenza per il gioco linguistico. Da notare la parodia su una poesia dell'ex-segretario di stato Madeleine Albright dal titolo significativo : Mein Karma (heil ! N.d.R.). Ma la vera bomba atomica, una raccolta stupenda sulle manipolazioni a pubblicità di tutti i tipi è : http://www.subvertise.org/. Da visitare senza perdere un minuto. Tra i siti più completi vi è la Culture jammer's Encyclopedia, il sito più completo in assoluto. Il nome è appropriatissimo. Siamo di fronte ad una vera enciclopedia in rete sul jamming. Tra le riviste, oltre alla già citata Adbusters, è da seguire Stay free ! un magazine sulla commercializzazione della cultura USA. La definizione "Culture jamming" (diamo qui, per l'occasione, una nuova possibile traduzione : sabotaggio culturale) è stata coniata nel 1984 dal gruppo Negativland (qui il sito ufficiale : http://www.negativland.com/) di San Francisco, una band che suona una sorta di collage musicale. Uno dei membri del gruppo, parlando dell'album Jamcon '84, ha dichiarato che "i cartelloni pubblicitari contraffatti ad arte...spingono lo spettatore a riflettere sulla strategia aziendale di partenza". http://www.trojanmedia.org/hypermart.html è un sito specializzato in "simulacri di consumo". Si trovano elaborazioni interessanti come la CyberBarbie. La mission del sito : "noi ti offriamo ogni cosa si possa desiderare nel mondo post-post-contemporaneo. Perchè comprare un prodotto quando puoi comprare l'idea ?" Da visitare anche L'Istituto di Autonomia Applicata. La IAA "individua nel già emergente mercato della cultura insurrezionale il più stabile degli anni a venire". Un esempio del campo d'interesse dell'IAA ? Il Graffiti writer un piccolo robot progettato per scrivere messaggi sulle strade...... About Face lotta contro la distorsione dell'immagine femminile su tutti i media mentre le Guerrilla Girls sono un gruppo di artiste, scrittrici, performers, film makers and artisti professionisti che combattono contro la discriminazione. Artisti multimediali : Joey Skaggs, Reverend Billy, Carly Stasko, la Workhorse Gallery e Guerrilla Art. Tra coloro che usano uno stile jamming per attaccare pesantemente il sistema economico delle multinazionali e dei loro marchi va segnalato il National Labor Commitee di New York che grazie a mirate azioni mediatiche, ha attirato l'attenzione sullo sfruttamento dei lavoratori nei paesi in via di sviluppo. Il movimento Reclaim the Streets che mira a recuperare lo spazio urbano di cui siamo sempre più deprivati, è nato a Londra nel 1995 e da allora ha assunto una dimensione mondiale. Nelle sue decine di azioni, Rts ha occupato strade, incroci chiave e perfino autostrade. Organizzando happenings di vario tipo paralizza il traffico convogliando sull'area stabilita anche migliaia di attivisti. Quando il traffico è fermo, la carreggiata viene dichiarata "strada finalmente libera". Da evidenziare anche il sito Urbanize - reclaim the city. Non propriamente jamming, ma certo vicino al movimento è l'Institute for Social ecology una istituzione educativa indipendente, fondata nel 1974 con sede a Plainfield (Vermont, Usa). L'Ecologia Sociale si può definire come una critica radicale alle attuali tendenze sociali, politiche ed ecologiche e come un approccio ai problemi sociali che si basa su principi ecologici, comunitari ed etici. Interessantissimo anche Global exchange che promuove diverse campagne antimarchio in USA e nel mondo. non dimentichiamo poi di segnalare
il più famoso sito della campagna contro McDonald's : McSpotlight. Per concludere, l'attivismo pasticcero del belga Noel Godin con le sue torte in faccia ai grandi della terra. Oltre a Bill Gates, si è baccato la torta in faccia anche il futuro ministro degli esteri del governo Berlusconi Renato Ruggiero. Alle gesta di Godin si sono ispirante anche le Brigate Pasticcere (Biotic Baking Brigades). Insomma, a spulciare nella rete, credo sia bene che gli amici del Wto, del G8, le multinazionali, i pubblicitari & C., comincino a guardarsi le spalle.....
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http://www.frc.ri.cmu.edu/~hpm http://www.adbusters jammers gallery.htm http://www. net-i. zkm.de/rekombinant http://www.markdery's@weil.com
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http://www.epinions.com/mags-Mondo_2000 |