MODELLO DELLA TEORIA SEMIOTICA TESTUALE

Tale teoria definisce che: parlare di un messaggio che arriva, formulato sulla base di un dato codice, e che viene decodificato sulla base dei codici dei destinatari, costituisce una semplificazione terminologica che può indurre in errore. Infatti i destinatari ricevono insiemi testuali, commisurano i messaggi a insiemi di pratiche testuali e ricevono molti messaggi.

Il modello semiotico testuale riesce a descrivere in termini semiotici alcuni tratti strutturali specifici della comunicazione di massa. E' la relazione comunicativa che si costruisce intorno a "insiemi di pratiche testuali".

Si tratta di uno spostamento concettuale che permette di considerare l'asimmetria tra i ruoli di emittente e ricevente. Tra questa asimmetria deriva la diversa qualità delle competenze comunicative di emittenti e riceventi (saper riconoscere) e la articolazione differenziata dei criteri di pertinenza dei testi dei mass media.

Nella comunicazione di massa i destinatari non ricevono singoli messaggi riconoscibili come tali sulla base di codici conosciuti, ma insiemi di pratiche testuali.

Questo modello consente di individuare il modo in cui un dato strutturale degli apparati si trasforma in un meccanismo comunicativo e il modo in cui attraverso questa mediazione incide sui processi di interpretazione, di acquisizione di conoscenza, e in definitiva sugli effetti dei mass media.

L'asimmetria dei ruoli comunicativi, produce il caso in cui l'emittente anticipa la comprensione del ricevente; sceglie la forma del messaggio che sia accettabile al destinatario, e nel far questo risulta che la codificazione è influenzata dalle condizioni della decodifica.