MODELLO DELLA TEORIA DELL' INFORMAZIONE
E' una teoria elaborata da matematici ed ingegneri delle telecomunicazoni (come Shannon e Weaver), che si son interessati della trasmissione di segnaliindipendentemente dal loro contenuto. Il loro modello di trasmissione è persentato come un semplice processo lineare nell'ambito del quale gli autori identificano tre livelli nell'analisi della comunicazione:
- Livello A (tecnico).
- Livello B (semantico).
- Livello C (termini di direzione/comprensione da parte del ricevente).
Il primo livello è quello che risulta più semplice, il secondo è quello più complicato, il terzo invece, guarda la comunicazione come un fatto di propaganda: poichè A comunica con B solo quando B risponde nel modo in cui desidera A. La fonte è quella che decide quale messaggio inviare al destinatario e sceglie il canale dopo aver trasformato il messaggio in un segnale. nella conversazione la bocca è il mittente, il segnale sono le onde sonore che passno attraverso il canale aria, mentre l'orecchio di chi ascolta è il ricevente. Nella comunicazione telefonica, invece, il canale è il cavo, il segnale è la corrente elettrica, il mittente ed il ricevente sono gli aparecchi telefonici. L'informazione a livello A è una dimensione della prevedibilità del segnale e riguarda il numero di possibiltà disponibili per il mittente non avendo nulla a che vedere con il suo contenuto. La sua quantità d'informazione invece è una misura dell'effetto a sorpresa di un messaggio; infatti quando avviene un tuono dopo il lampo, non c'è alcuna informazione, mentre la notizia di una valanga, in quanto non prevvista, provoca comunque della sorpresa. Dal lato dell'emittente la quantità d'informazione si misura con il suo grado di libertà nello scegliere il segnale,l mentre a livello del ricevente, si misura con il grado di sorpresa del messaggio. Legato al concetto di informazione è il concetto di ridondanza. La ridondanza è ciò che di prevedibile o convenzionale c'è in un messaggio mentre lì'entropia è il suo opposto. Quindi un messaggio ridondante è molto prevedibile e contiene poca informazione, mentre un messaggio a bassa prevedibilità e d alta informazione si può definire antropico. Per Shannon e Weaver la ridondanza aiuta la decodifica e permette l'individuazione delle lewttere errate all'interno delle parole. Solo il contesto, infatti aiuta a capire se, ad esmpio, nella frase deve esserci la parola dta oppure dato. L'arte delle avnguardie è entropica(sorprendente, imprevedibile), poichè, almeno all'inizio, si esprime in un linguaggio spesso provocatorio e di difficile comprensione per il grnde pubblico (quello che è provocatorio si trasforma in moda). Nella teoria di Shannon e Weaver la ridondanza è in gran parte utilizzata per accentuare l'efficienza della comunicazione e per superare i suoi problemi. Fra questi problemi c'è anche il cosidetto rumore, che è un qualche cosa di involontario che si aggiunge al segnale fra la sua emissione e la sua ricezione. Quando si manifesta a livello B, cioè a livello semantico, si può parlare di distorsioni nel significato, come codici linguistici, culturali, psicologici,....; che impediscono la sua corretta ricezione. Lo schema lineare di Shannon e Weaver, valido per un canale fisico, non è applicabile alla comunicazione umana in quanto ciò che potrebbe essere considerato un semplice canale è in realtà un qualche cosa di molto più complesso; infatti l'essere umano non si limita a trasmettere l'informazione in maniera semplice, ma la recodifica.