AL LETTORE COAUTORE
"Uscire dallo spazio che su di noi hanno incurvato secoli e secoli è l'atto più bello che si possa compiere.
Quasi nemmeno ci rendiamo conto delle nostre tacite obbedienze e automatiche sottomissioni, ma ce le possono scoprire, dandoci un orrore salutare, i momenti di spassionata osservazione, quando scatta il dono di chiaroveggenza e libertà e per l'istante si è padroni , il destino sta svelato allo sguardo.
Per mantenersi in questo stato occorre non avere interessi da difendere, paure da sedare, bisogni da soddisfare; si raccolgono i dati, si dispongono nell'oredine opportuno e, al di là dei recinti dove si sta rinchiusi, si spalanca l'immensa distesa del possibile..." (1)
CAPITATO casualmente, e SPASSIONATO ... Fermati, nella modalità di completa apertura, ti chiedo ingenuamente, ma con convinzione:
...tanta fiducia, in questo cammino tortuoso che altro non rispecchia nella forma, il contenuto stesso, altrimenti inesplicabile, di argomentazioni legate all'io più recondito
...la dose giusta di passività, nella sua accezione positiva, affinché cullati dalle parole, saranno loro stesse a rivelarsi a noi, come strumento ludico, e in tutto il loro potenziale creativo
...la costanza e la voglia di riccorrere alla mail...sempre...sempre...sempre... per consentire al cerchio di rigenerarsi
AVIDO di sapere, ma terribilmente RAZIONALE
Riccorrere a schemi tradizionali significherebbe portare con se lo zaino di scuola con preconcetti, clichè, stereotipi... chiedo se non è troppo
...di dimenticare quindi per ricostruire e mettersi in gioco, talvolta abbandonandosi, affinchè i processi indicati si autoproducano in noi, traducendosi in esempi (qualora questo avvenga consapevolmente)
...di scrivermi...di riccorrere alla mail...sempre...sempre...sempre...nuovamente per consentire al cerchio di rigenerarsi
(1) Uscite dal Mondo, Elemire Zolla, Adelphi, 1992