AGON: gruppo di giochi in cui vengono ricreate condizioni ideali di competizione affinché il successo del singolo abbia un valore incontestabile, la superiorità del vincitore è indiscutibile. (2 individui: es.: polo, tennis, boxe, scherma; più individui: es.: corse, calcio, golf, atletica)
ALEA: sono i giochi legati al destino, il giocatore è completamente passivo non dovrà mettere a disposizione né le risorse e le abilità dei suoi muscoli, né la sua intelligenza.
"Reca al giocatore fortunato infinitamente più di quanto gli può procurare una vita di lavoro, di disciplina, di fatica. Appare come un'insolente e sovrana derisione del merito... l'alea è un'abdicazione della volontà, un abbandono al destino" (1)
Gli animali conoscono i giochi di vertigine, di competizione, di immaginazione, ma non l'alea, non è possibile che riescano a sottomettersi ad una forza astratta come quella della sorte, senza reagire. Sia in agon che in alea, nonostante esprimano atteggiamenti opposti, si ricrea il mondo con una serie di leggi, una realtà condivisibile, limpida e trasparente, il merito, le capacità, la fortuna divengono quantificabili e indiscutibili.
(1) I Giochi e gli Uomini. La maschera e la vertigine, Roger Caillois, Tascabili Bompiani, 1967