Concetto di lingua e parola
Il concetto di lingua e parola è essenziale in Saussure. Egli è
partito dalla natura multiforme del linguaggio, che a prima vista si rivela
come una realtà inclassificabile. Tale confusione, viene meno se, si
estrae un oggetto sociale, indifferente alla materia dei segnali che lo compongono:
stò parlando della lingua, di fronte a cui la parola rappresenta la parte
individuale del linguaggio." La lingua è dunque il linguaggio meno
la parola; è un'istituzione sociale e un sistema di valori (parte sociale
del linguaggio)". L'individuo da solo non può ne crearla ne modificarla,
poiché è un contratto collettivo al quale dobbiamo sottostare
se vogliamo comunicare. Come sistema di valori, la lingua è costituita
da un certo numero di elementi, ciascuno dei quali è un "valente
per" e allo stesso tempo il termine di una funzione più ampia in
cui prendono posto altri valori correlativi." Proprio perché è
un sistema di valori contrattuali, la lingua resiste alle modificazioni dell'individuo
solo, ed è perciò un'istituzione sociale".
Di fronte alla lingua la parola è un atto individuale di attualizzazione.
È costituita dalle "combinazioni grazie alle quali il soggetto parlante
può utilizzare il codice della lingua per esprimere il suo pensiero personale".
La fonazione per esempio non può essere confusa con la lingua: ne l'istituzione,
ne il sistema, vengono alterati se l'individuo che vi ricorre parla a voce alta
o a voce bassa, lentamente o rapidamente ecc. Se la parola corrisponde a un
atto individuale e non a una creazione pura, è perché è
essenzialmente una combinatoria.
Ciascuno di questi due termini, lingua e parola, non trova completa definizione
se non nel processo dialettico che li unisce. No c'è lingua senza parola
e non c'è parola che si situi fuori dalla lingua.
In questo scambio risiede l'autentica prassi linguistica, come ha indicato Merleau-Ponty:
"La lingua è un entità puramente astratta, una norma superiore
agli individui, un'insieme di tipi essenziali, che la parola realizza in modo
infinitamente variabile". Questi due elementi si trovano quindi in un rapporto
di comprensione reciproca. La lingua non esiste perfettamente se non nella massa
parlante.