I tre piani di Hjelmslev
Hjelmslev non ha sconvolto la concezione saussuriana della Lingua/Parola, ma
ne ha ridistribuito i termini in modo più formale. Nella lingua, distingue
tre piani: 1) lo schema, che è la lingua
come forma pura: è la lingua saussuriana, nel senso rigoroso del termine;
2) la norma, che è la lingua come forma materiale, già definita
da una realizzazione sociale, ma ancora indipendente dal dettaglio di questa
manifestazione;3) l'uso, che è la lingua
come insieme di abitudini di una società.
I rapporti di determinazione fra parola, uso,norma e schema sono vari: la norma
determina l'uso e la parola; l'uso determina la parola ma è allo stesso
tempo determinato da essa; lo schema è determinato ad un tempo dalla
parola, dall'uso e dalla norma.
Si vedono cosìapparire due piani fondamentali: 1) lo schema, la cui teoria
si confonde con la teoria della forma e della istituzione; 2) il gruppo norma-uso-parola,
la cui teoria si confonde con la teoria della sostanza e della esecuzione. Poiché
la norma è una pura astrazione di metodo e la parola una semplice concretizzazione,
si trova infine una nuova dicotomia, schema/uso che si sostituisce alla coppia
lingua/parola.