CHE
FARE?
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L'integrazione dell' economie e di sistemi di comunicazione introduce nuove diseguaglianze tra paese o regioni, e entro i gruppi sociali. Il concetto di "comunicazione-mondo" vuole rendere conto di queste logiche di esclusione. Al contrario di quelle che vorrebbe far credere la rappresentazione "ugualitarista e globalista" del pianeta tale concetto permette di analizzare la mondializzazione in atto senza mitizzarla, cioe' nella sua concretezza storica, riconnettendosi con la storia degli scambi mondiali ai loro differenti livelli: la reti intrecciate come sono nella divisione internazionale del lavoro, danno un ordine gerarchico allo spazio e conducono alla polarizzazione sempre piu' intensa fra il/i centro e la/le periferie. Dappertutto nuove forme di concorrenza contrappongono fra loro i territori, introducendo modi diversi di sfruttarne le potenzialita'. Nell'organizzazione degli spazi economici e nella battaglia per l'utilizzo ottimale dei territori, operando due tendenze contraddittorie: da un lato un processo di trasferimento/impianto verso le aree di manodopera a basso costo dall'altro un processo di addensamento e di concentrazione degli impianti su territori vocati all'innovazione, ricchi di competenze diversificate, ad alta densita' tecnologica. Constatazioni di questo genere sono alla base delle geostrategie di segmentazione, o di creazione di "comunita' di consumatori" elaborate dal marketing. |
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