PREMESSA | ||
L'estensione tecno comunicativa e' destinata ad essere lo scenario della nostra esistenza. La globalizzazione, o mondializzazione e' diretta discendente dell' interconnessione generalizzata dei sistemi economici e sociali, il punto di arrivo del cammino verso l'integrazione del mondo, incominciata nel XIX secolo. Da allora le rivoluzioni in campo tecnico e scientifico, hanno contribuito con una velocita' impressionante ad un coinvolgimento totale di tutte le entit' del nostro pianeta. Cio' configura una situazione di difficile interpretazione: il mondo che inizia ha prendere coscienza di una vita che lo riguarda interamente; economia, politica, scienza vengono concepite, regolate e modificate da un sempre piu' vasto sistema di comunicazione, capace di far interagire tutti coloro che vi partecipano in tempo reale, con immagini e suoni sempre piu' definiti, spostando progressivamente le frontiere fisiche, intellettuali ed addirittura mentali: la comunicazione globale ha reso il mondo piu' piccolo! E dopo questa bella frase da spot da societa' di telefonia, vorrei invece ricordare che i processi di sviluppo della societa' hanno solitamente portato all'approfondirsi di insanabili disparita': prima era il rapporto tra classe dominante e il resto della societa', poi fra nazioni dominanti e quelle via definite Terzo Mondo, Sottosviluppate ed ora in via di Sviluppo. Infine grazie anche all'apporto di governi compiacenti o mafie locali, siamo arrivati allo strapotere delle Multinazionali, imprese a carattere speculativo, che hanno assunto un potere cosi' grande, in grado di riuscire ad imporre la propria "cultura", regolandosi autonomamente spesso a scapito dei paesi in cui si installano, avendo come unico credo aggiornatissimi piani di marketing per l'ottimizzazione della propria produzione e conseguente vendita. Non meno importante e' la reazione di molte singole popolazioni al processo di mondializzazione: l'affermazione dell'identita' nazionale, che troppo spesso coincide con espressioni xenofobe, sottolinea che l'omogenizzazione, connaturata all'unificazione in campo economico non risolve i contrasti politici, sociali e culturali rendendo incerto il risultato della marcia del pianeta verso l'integrazione.
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