Hacktivism. La libertà nelle maglie della rete
di A. Di Corinto e T.Tozzi |
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3.6.3.
I Media Come Strumento di Protesta |
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Il
videotape inizia ad essere usato come strumento politico nell'occasione
di campagne elettorali realizzate collettivamente.
Nel
1974 nasce in Italia il Laboratorio di Comunicazione Militante.
Il Laboratorio di Comunicazione Militante usa il video per svelare
e criticare i sistemi linguistici usati dai media istituzionali.
Inoltre vuole essere un mezzo per autogestire gli strumenti
di comunicazione e rendere le persone protagoniste attive della
comunicazione. Per il L.C.M. il video diventa uno strumento
pedagogico non per produrre opere, bensì consapevolezza critica
verso l'informazione e i mass-media (Fadda, 1999, pag. 122,
127-130 e 134). A
cavallo tra la fine degli anni settanta e l'inizio ottanta nasce
a San Francisco, la casa editrice underground Re-Search, fondata
da G. Travis e B. Thomas, che diventerà una delle principali
voci dell'underground americano. All'inizio
degli anni ottanta nasce il collettivo tedesco ADILKNO - The
Foundation for the Advancement of Illegal Knowledge, che collaborerà
con Autonomedia di New York e al cui interno milita G. Lovink
uno dei personaggi più attivi nell'area della net art internazionale
negli anni novanta. Il
collettivo di Autonomedia di New York è una delle attuali più
importanti situazioni di hacktivism internazionali. La sua casa
editrice ha pubblicato alcuni libri nodali per i movimenti internazionali
quale ad esempio "TAZ" di H. Bey. La
definizione culture jamming (interferenza culturale), viene
coniata nel 1984 dai Negativland
di San Francisco. Uno dei membri del gruppo, parlando
dell'album Jacom '84, dichiara infatti che "i cartelloni
pubblicitari contraffatti ad arte... spingono lo spettatore
a riflettere sulla strategia aziendale di partenza" (Klein,
2001).
Nel
1986 nasce il gruppo Immediast Underground. A
maggio dello stesso anno il gruppo Media Assassins California
fa un'azione di TV hacking inserendosi con immagini oscene nelle
trasmissioni della WSCT la TV locale di Sacramento in California.
In seguito colpiscono la WBCN di S. Francisco con l'immagine
di un sosia di Regan che sniffa cocaina. Nella rivendicazione
affermano che il governo spaccia la droga più potente: la TV.
In altri volantini diffondono le istruzioni su come realizzare
questo tipo di interferenze. Fanno un'altra ventina di azioni
tra il 1987 e il 1988 (Scelsi, 1990, pag. 205 e seguenti). Nel
1987 gli Earth First! pubblicano "Ecodefense: a field guide
to monkey wrenching" (sugli Earth First! come battaglia
mediale vedi Rushkoff, 1994, pag. 264 e 267). Lo
stesso anno nasce a New York il Critical Art Ensemble (www.critical-art.net),
un gruppo di artisti che opererà una radicale azione di critica
sui media in rapporto all'arte e alle nuove tecnologie. Nel
1988 O. Clarke per un mese fa ripetute azioni di TV hacking
in USA e alla fine viene arrestato. Alla
fine degli anni ottanta esce il primo numero della rivista "Variant"
sulle controculture, i media e l'arte ed il n. 1 della fanzine
di culture underground "Emissions". All'inizio
degli anni novanta appare la notizia di un virus informatico
che sarebbe stato usato dagli americani durante la guerra nel
golfo per distruggere i network di comunicazione irakeni. La
notizia sembra poi essere verificata come non vera, ma essere
essa stessa un "media virus" (Alexander, 1993, pag. 93). A
novembre del 1991 G. Perretta cura la mostra "Medialismo"
alla galleria d'arte Paolo Vitolo a Roma (Perretta, 1991) Nel
1991 esce il n. 1 della fanzine "Felix" di controcultura
mediale. Nel
1992 Nasce ad Austin il collettivo di guerriglia mediatica Fringe
Ware. Lo
stesso mese la forza del movimento cyberpunk italiano trova
uno sbocco mediatico riuscendo a ottenere una trasmissione televisiva
autogestita nel programma Mixer della RAI. A
novembre esce "Furiosa '93. Agenda, che documenta le tracce
di dieci anni di autoproduzioni e comunicazione sovversiva"
a cura della Lega dei Furiosi. Il
collettivo ADILKNO scrive "The Media archive" e M.
Fuller pubblica "Flyposter Frenzy. Posters from the anticopyright network". Nel
1992 nasce la rivista La Stanza Rossa, una rivista bimestrale
(chiuderà nel 1998) realizzata a Bologna che si occupa di arte,
media e nuove tecnologie. Nel
1992 esce "Seizing the media" di Immediast International,
in cui si legge una teorizzazione della necessità di fare network
internazionali per una lotta culturale contro i media ufficiali.
A
gennaio del 1993 esce il n.1 della fanzine "Codici Immaginari",
che sarà uno dei principali luoghi di riflessione teorica a
Roma sui nuovi media e il cyberpunk. A
gennaio del 1993 esce "Codici Immaginari", n. 1, Roma.
(4 numeri dal 1993 al 1994). In redazione: Nando Vitale, Roberto
Callipari, Andrea Natella, Alessandro Salibra, Roberto Terrosi,
Lamberto Manganello, et altri... Nel
1992 A. Kroeker scrive "Spasm" (Kroeker, 1993). Nel
1993 il gruppo BLO Barbie Liberation Organization manipola alcune
serie di bambole Barbie che vengono vendute alterate in modo
da fargli pronunciare delle frasi anomale. In
quel periodo A. Hawks crea una collezione di riferimenti bibliografici
a libri, riviste, siti, ecc. in un messaggio in una mailing
list e chiede ad ognuno di aggiungere, come un virus, i propri
riferimenti, e in questo modo il messaggio diventa di diverse
centinaia di pagine. Da ciò nasce una meme-zine, "Virus
23", che porta avanti quella che viene definita la guerra
di memi negentropici contro i memi antropici. W. Burroughs e
G.P. Orride sono i riferimenti per la meme-zine "Virus
23" che crede nella necessità di un forum libero per far
circolare nuovi memi che facciano evolvere l'umanità (Rushkoff,
1994, pag. 249-257). Lo
stesso anno M. Dery scrive Culture jamming: "Hacking, Slashing
and Sniping in the Empire of Sign" (Dery, 1993) in cui
l'idea di interferenza culturale viene definita all'interno
di un contesto che si situa trasversalmente tra le arti e l'attivismo. Ad
ottobre del 1993 G. Perretta organizza la mostra "Medialismo"
al Trevi Flash Art Museum a Trevi e scrive l'omonimo libro (Perretta,
1993). A
novembre del 1993 esce il primo numero della rivista Neural
fatta da A. Ludovico. Sarà una delle più attente riviste italiane
sul fenomeno dell'underground e dell'arte in rete. Sarà anche
una delle prime a parlare in Italia di hacktivism. Nel
1994 Il collettivo ADILKNO scrive "Cracking the Movement"
e A. Kroker scrive "Data Trash" in cui emerge la sua
filosofia dell'"hacking the media". In Data Trash
si legge: <<Stelarc
afferma che il corpo futuro dovrà essere "ricombinante".
(...) Bruce Sterling definisce "segno ricombinante"
un'arma d'attacco subumana, il complesso militar-spettacolare,
che ha come fine il recupero della "virtualità come patrimonio
strategico">> (Kroker, 1994, pag.34-34). L'idea
di "ricombinazione" come si è già visto viene recuperata
dalla genetica e dalla biologia ed applicata in varie teorie
attuali. Nel
1994 D. Rushkoff scrive "Media virus!" (Rushkoff,
1994) in cui descrive l'idea che i media sono organismi viventi
e come tali suscettibili di essere infettati (per un'introduzione
al concetto di Media Virus vedi Rushkoff, 1994, pag. 3 e 15).
Lo stesso anno M. Fuller pubblica l'antologia di saggi "Unnatural
- techno theory for a contaminated culture". Nel
1994 il gruppo di New York Critical Art Ensemble pubblica il
libro "Electronic civil disobedience"
in cui viene ipotizzato che la disobbedienza civile elettronica
possa essere un evento non di massa. Nel
1994 R. Bui scrive "Transmaniacalità e situazionisti. Senza
il cyberpunk l'inserruzione dei corpi tra le luci e le ombre
del reticolo multimediale". In
quel periodo esce il primo numero della rivista "Sdefinizioni". A
marzo rassegna "Stati virtuali" a Treviso a cura di
G. Verde. A.
Ludovico realizza "Internet.Underground.Guide" libro
e cd audio. Nel
1995 esce la traduzione italiana di "Via radio. Saggi sull'immediatismo"
di H. Bey. A
febbraio del 1996 viene realizzata una campagna internazionale
contro McDonald's (vedi http://www.mcspotlight.org; http://www.mcspotlight.org/campaigns/internet.html;
http://www.mcspotlight.org/campaigns/current/resources/index.html). Nel 1996 H. Bey scrive "The Information
War". Il gruppo Crticial
Art Ensemble scrive "Disobbedienza Civile Elettronica".
A. e M. Kroker scrivono
"Hacking the Future" (Kroker, 1996). In estate esce il n.0 della rivista "Media Philosophy".
In quel periodo esce il numero 1 della rivista "Simultaneità". A
novembre del 1997 viene organizzata la campagna "Buy Nothing
Day" (http://adbusters.org/campaigns/bnd). Un'altra
opzione praticata dai grassroots movements per veicolare la
propria comunicazione è quella della e-zine Urban75, www.urban75.com
che ha una intera sezione dedicata alle modalità più efficaci
di utilizzare i media e in particolare su come rapportarsi alle
logiche della carta stampata. Il contenuto della sezione,
intitolata "Exploit the Media",
è sintetizzato nelle prime righe: "se non sei tu
a sfruttare i media, i media sfrutteranno te." La sezione
è condita con tutti i tips (trucchi, dritte), necessari ad evitare
che l'informazione prodotta dagli attivisti politici venga ignorata
o manipolata dai media mainstream. Urban 75 nasce nel 1997 per
denunciare la criminalizzazione e la repressione indistinta
dei tifosi inglesi, dei ravers e dei travellers, ma diventa
luogo di un serrato dibattito sulla privacy e il controllo sociale,
sul diritto agli spazi ed alla mobilità. Nel
1997 al Teatro ContattoOFF di Udine si tiene la rassegna "Interzone". A.
e M. Kroker scrivono "Digital Delirium" (Kroker, 1997).
Il Centro di Produzioni Indipendenti "Zona rischio"
pubblica Zona.htm Nel
1998 l'Electronic Disturbance Theatre realizza il software floodnet
per fare i netstrike ed inizia ad organizzare dei netstrike
chiamandoli "virtual sit-in". A
settembre del 1998 nel Festival di Ars Electronica a Linz in
Austria, P. Riemens ed altri organizzano una sezione denominata
"Info War" a cui partecipa una vasta area dell'hacktivism
internazionale, attraverso conferenze e installazioni. "Info
War" è uno degli incontri che contribuisce a diffondere
a livello internazionale le pratiche dell'hacktivism. Nel
1998 esce il numero 1 della fanzine "MIR Men In Red. Rivista
di ufologia radicale". All'inizio
del 1999 nasce la proposta
di creazione di un Media Institute che si concretizzerà nel
Net-institute realizzato in rete all'inizio del 2000. A
dicembre nasce a Roma Candida TV (http://candida.kyuzz.org).
I contenuti della televisione autogestita, che ha un proprio
palinsesto nell'etere romano, sono diffusi anche via web. Il
progetto prevede la costruzione di un archivio telematico delle
trasmissioni irradiate via etere e la contaminazione della cultura
televisiva attraverso le istanze poste dall'autogestione dei
mezzi di comunicazione. Candida TV nasce dall'incontro di una
decina tra giovani autrici, registi, tecniche, appassionati
e appassionate ricercatrici delle potenzialità ancora
inespresse dei linguaggio audiovisivo. CANDIDA TV è un
programma in cui i codici e i temi trattati rispondevano a un
preciso intento di ricongiungere la spaccatura tra pubblico
e televisione generalista. Nel
1999 esce il numero 1 di "Torazine". A
febbraio del 2000 viene proposta la realizzazione a Roma di
The Thing.it, settimo nodo dell'omonimo network
internazionale. Il
siti The Hacktivist (www.thehacktivist.com) è attualmente uno
dei principali siti di hacktivism internazionale. |
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