Intervista | ||
Erica
Rosolen, Beatrice Morandi
Manuel Castells: «Leconomia in rete, impresa e Innovazione» Arnovalley Community ha intervistato Manuel Castells, uno degli studiosi più significativi della società moderna nellera della globalizzazione e dellInformation Tecnology. Catalano,60 anni, Castells è titolare di due prestigiose cattedre a Berkeley: una come professor of Sociology e unaltra come professor of City & Regional Planning. Laurea e dottorato alla Sorbona, nel 1967 ha iniziato la carriera di sociologo insegnando prima a Nanterre e poi alla Ecole des Hautes Etudes di Parigi, dove ha lavorato in stretto rapporto con Alain Touraine. Dal 1979 è docente a Berkeley. Lo abbiamo sentito alla Luiss di Milano. Professore, quali sono le trasformazioni a livello organizzativo nelle imprese innovative ? «La network enterprise non rappresenta una rete di aziende o una azienda che lavora in rete, ma è un qualcosa di molto più complesso. Essa è il modo in cui il mondo del business adesso lavora attraverso unorganizzazione basata sui seguenti processi: strutturazione delle grandi aziende in unità autonome, (dipartimenti, divisioni, funzioni e linee di mercato..) che lavorano in modo decentrato ma coordinate tra loro, ognuna di queste unità decentrate stabilisce alleanze strategiche con altre aziende; tali alleanze non sono valide per sempre, ma sono legate ad esigenze precise in un periodo di tempo preciso ( ad esempio si collabora su un prodotto, su un mercato, su un progetto specifico ). Quando il progetto è finito si organizzano le risorse e si va avanti. Le PMI che collaborano insieme per le grandi aziende, non lo fanno in modo esclusivo, ma danno vita a una sorta di metarete di aziende. Un esempio di ciò è il modello dintegrazione verticale della Toyota che rappresenta un modo di lavorare in rete molto più complicato, dove le reti lavorano per altre reti e tutto cambia in continuazione. Il business project. Mentre le azioni e gli azionisti rappresentano la base legale e finanziaria delle aziende, lunità nelle reti di impresa è rappresentata dal progetto stesso. Il progetto di business è formato da nodi organizzativi autonomi (pezzi di diversi aziende, consulenti privati, gente che assume e licenzia, gente che perde soldi e gente che genera profitti). Il business project è lespressione dellazienda e viene organizzato sempre sulla base di una rete. Come le nuove tecnologie possono influire sui processi organizzativi delle reti di impresa? «Se avete unorganizzazione burocratica e aggiungete i
computers essa diventerà ancora più burocratica. Si può pensare che il modello di networking sia un nuovo tipo di paradigma organizzativo aziendale? «Una volta che la forma di networking si sviluppa, si espande attraverso la rete globale della concorrenza ed inizia, gradualmente, ad eliminare altre forme di organizzazione. Come avvenne durante letà industriale, quando le grandi aziende, con grandi impianti di produzione sostituivano altre forme di produzione artigianale attraverso la concorrenza e la produttività, così oggi con il Modello di Networking si garantisce la superiorità attraverso la concorrenza, tanto che quelli che non si mettono in rete muoiono». Come il modello di organizzazione in rete può far crescere leconomia di un paese? «Società ed ambienti diversi possono realizzare diverse
forme di crescita della produttività che risultano difficili da misurare in maniera
comparata. Negli ultimi anni, però, in termini di crescita e produttività,
leconomia ha avuto andamenti negativi, fatta eccezione per il settore delle
telecomunicazioni e per quello finanziario, che in Europa non mostrano molta differenza
rispetto alle imprese Americane. Ci può fare alcuni esempi (best practice) di società organizzate in rete? «In un certo senso alcune delle società più innovative dellindustria high tech sono costituite da reti, come, per esempio Cysco, Nokia, Bell. Il modello dellazienda spagnola Zara è quello che, in questo momento, sta superando in competitività la Benetton; Zara è unazienda organizzata in rete dove i fornitori sono tutti connessi online. La sua forza è costituita dalla capacità di poter agire in tempo reale, dato che rappresenta un importante fattore critico. Il periodo tra la progettazione di un modello e larrivo di questo sul mercato è un tempo critico. La Benetton era stata molto innovativa anni fa, quando aveva ridotto a 6 mesi il tempo che intercorre fra il progetto del prodotto e larrivo di questo in negozio. Lazienda Gap lo ha fatto in 2 mesi, mentre lazienda Zara, lanno scorso, lo faceva in 2 settimane. Questo significa che Zara, in 2 settimane, riusciva a disegnare un nuovo modello partendo da zero, portarlo al negozio e fornire così 1.000 negozi, producendo 12.000 modelli nuovi lanno. La produzione di autunno viene disegnata ed elaborata a Luglio, in modo da ridurre i tempi e poter reagire. Tutto è computerizzato, i prodotti sono di buonissima qualità e i macchinari a laser si trovano direttamente nelle fabbriche della Galizia e non in Cina. Inoltre, cè la possibilità di comunicare in tempo reale tramite Internet. Con questo esempio voglio dire che lazienda network non è collegata alle società che si occupano di alta tecnologia ma si può applicare ad ogni tipo di società, attraverso la connessione interattiva (tra produttore, cliente e fornitori di servizi ) per la customerizzazione del mercato globale e locale». Quali competenze lavorative richiede questo nuovo modello di networking ? «La conoscenza è un elemento essenziale per leconomia e
per il mercato di lavoro di un paese. Come cambia allora il mercato del lavoro? «La mano dopera deve essere flessibile e la flessibilità deve essere associata alla protezione sociale dei lavoratori. I modelli Finlandese ed Olandese funzionano molto bene, perché il governo ha raggiunto un accordo con i sindacati i quali accettano la flessibilità avendo la protezione dei lavoratori garantita dal governo stesso e non dallimpresa». Riguardo, invece, al concetto di reti di impresa, come pensa che questa organizzazione possa aiutare il modello di distretto industriale italiano che sta perdendo la sua competitività? «Le Piccole e Medie imprese sono le più flessibili, ma non hanno le risorse sufficienti per poter competere sul mercato globale, o sui mercati locali collegati a quello globale. Per tale motivo esse devono formare reti di collaborazione». Come ritiene che lefficacia del networking possa essere comunicata e fatta comprendere agli imprenditori? «Il modo migliore per far capire limportanza delle reti di impresa è cercare esempi di esito positivo di questo tipo di modello e diffondere linformazione su come questo produca risultati in termini di competitività per le imprese. E necessario considerare casi di studio (case studies o best practice) dellesperienza italiana o internazionale e farli circolare, prima in Internet e dopo attraverso lorganizzazione di seminari rivolti alle imprese ed organizzati dal governo regionale. Questo è ciò che fanno altri paesi, come ad esempio la Finlandia».
Fonte bibliografica: Intervista pubblicata da ARNOVALLEY COMMUNITY nel marzo 2003 |
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