Howard Rheingold e le comunità virtuali

 

Internet e i nuovi media per comunicare

 

 

 

…le comunità virtuali...gruppi di persone che comunicano tramite Internet per un certo pe-riodo di tempo, condividendo gli stessi interessi e partecipando costantemente a dibattiti pubblici..."

 

 

Il primo esempio di comunità virtuale citato da Rheingold è WELL, il Whole Earth 'Lectro-nic Link, ossia un sistema di teleconferenze che permette a persone di qualsiasi parte del mondo di partecipare a dibattiti pubblici e di scambiarsi messaggi privati per mezzo di un sistema di posta elettronica. Chiunque può manifestarvi le proprie opinioni, senza alcuna discriminazione dovuta a classe sociale, genere o razza. Le bacheche elettroniche diven-tano quindi "la tecnologia democratica e democratizzante per eccellenza". Tuttavia la fun-zione manifesta forse più importante svolta delle associazioni telematiche è quella di per-mettere al cittadino di riprendere iniziativa politica, formando delle lobbies che, dal basso, possano influenzare anche le istituzioni. In tal senso queste entità possono divenire "col-lettivi intelligenti" che producono un sapere condiviso capace di risolvere problemi sociali. Le associazioni, però, svolgono anche una funzione latente: ridanno un senso di identifi-cazione nella comunità, favoriscono l'impegno civico. Per questo essi possono essere il nucleo di una nuova "tecnopolitica", ovviando (in parte) alla crisi di legittimazione dello sta-to, che può così trasformarsi in una "repubblica elettronica", fatta di piccoli network locali e decentrati.