7 DICEMBRE 2000 NIZZA

 

Il giorno prima dell'apertura del Convegno Europeo a Nizza, 70,000 persone si unirono per la manifestazione in questa citta' Francese. La maggioranza dei manifestanti era presente sotto la bandiera della Confederazione Europea della Unioni (ECU(?) ou CES, Confederation europenne des syndicats). Oltre ai membri d'unioni, c'erano associazioni dei disoccupati, immigranti, attivisti ambientali, gruppi comunisti ed anarchici, gruppi autonomi, attivisti Kurdi e Turchi, collettivi delle donne, attivisti Baschi e Corsi, etc. Inizialmente due diverse manifestazioni erano disegnate: le unioni da una parte e gli "anti-globalisti", disoccupati, ATTAC, partiti progressivi e della sinistra, etc. dall'altra. Alla fine si sono uniti tutti all' ultimo momento anche se i loro richiami non erano gli stessi. Difatti, ECU/CES sostiene l'approvazione dello Statuto dei Diritti Fondamentali, ma critica la sua debolezza, mentre il Collettivo per il Contro-Convegno (che include molte associazioni) rifiuta lo Statuto dei Diritti Fondamentali. Il percorso dove si svolse la manifestazione non era abbastanza lungo. Percio' gli unionisti stavano gia' arrotolando le loro bandiere coi sentimenti del lavoro fatto bene quando la coda della processione stava ancora cominciando la sua marcia.Questa manifestazione e' stata calma, la maggioranza degli unionisti, come era disegnato, e' ritornata ai loro paesi (con l'aereo) dopo la marcia. La notte del 6 Dicembre, 2000 persone si unirono al Leyrit Gymnasium per participare ad un meeting. Susan George intervenne per annunciare la presente decadenza e vuoto delle istituzioni internazionali e che i cambiamenti non cadranno dal cielo. Francois Dufour intervenne al nome della Confederation Paysanne (Coalizione Contadina). Lui ha spiegato fra altro perche' il famoso in tutto il mondo Jose Bove non era presente. Infatti, Jose Bove era fermato con la forza il Mercoledi a Parigi dalla polizia. Come a Praga, centinaia degli Italiani si sono mobilizzati per participare nelle manifestazioni a Nizza. Come a Praga, loro hanno preso il treno "Global Action Express" per il viaggio. Come a Praga, i 1500 Italiani di Ya Basta, Tute Bianchi, Rifondazione Comunista, furono bloccati alla frontiera. Nonostante le proteste delle autorita' Italiane, le autorità Francesi protetti da centinaia di poliziotti anti-insurrezionali (CRS) hanno rifiutato di far passare gli Italiani. Imperturbati, alcuni hanno provato a passare a piedi.Questi attivisti sono stati bloccati alla città di Ventimiglia alla frontiera Italiana, dove loro erano arrivati. Siccome la stazione ferroviaria era circondata dai carabinieri Italiani, gli attivisti Italiani dormirono nel treno. Occuparono pure un'altro treno per avere un po' più di spazio. Il giorno seguente, dopo una discussione, i manifestanti lasciarono la stazione in processione per visitare il Consolato Francese. La polizia si buttò in mezzo immediatamente, e vi furono feroci combattimenti.I carabinieri spararono il gas lacrimogeno. Alcune persone furono trasportate all'ospedale. In risposta al blocco del treno a Ventimiglia, a Nizza, al termine della grande manifestazione e durante il contro-convegno migliaia dei manifestanti sono andati ad occupare la stazione ferroviaria di Nizza ed a richiedere l'apertura della frontiera agli attivisti Italiani.La polizia anti-insurrezionale (CRS) ha reagito attaccando i manifestanti e buttandoli via dalla stazione. L'arrivo dei capi dello Stato a questo Acropolis non era veramente perturbato. In contrasto, sulle strade, la calma del giorno precedente si e' cambiata agli scontri violenti con le forze di sicurezza. Traffico era bloccato in numerose parti della citta'. I manifestanti erano attaccati ed hanno attaccato al suo turno le barricate della polizia messe dappertutto per proteggere la linea di sicurezza del Convegno. Una nuvola del gas lacrimogeno si formò sopra Nizza C'erano combattimenti, banche bruciate, finestre spaccate. I manifestanti non raggiunsero il loro obiettivo. Quale era troppo ben guardato dagli sbirri.