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Le ONG e la sua definizione


Nella letteratura specialistica italiana la sigla ONG (Organizzazione Non Governativa) indica entità non appartenenti al settore pubblico che operano nel campo della cooperazione internazionale senza scopo di profitto. Si tratta quindi di un sottoinsieme del cosiddetto terzo settore che include, secondo Ranci, organizzazioni caratterizzate da:
1. Natura giuridica privata
2. Divieto di distribuzione degli utili
3. Erogazione dei servizi a favore dell'intera collettività e non dei soli membri
Oltre a queste caratteristiche, che accomunano un gran numero di entità dalle finalità estremamente variegate, nella percezione italiana delle ONG è presente l'elemento della cooperazione e della solidarietà. Per quanto diverse come attività e aree di azione, esse presentano un fondamento etico comune (a differenza di buona parte delle organizzazioni for profit e delle altre ONP, Organizzazioni No-Profit ) che è il riconoscimento del funzionamento imperfetto degli attuali meccanismi economici e di relazioni internazionali e conseguentemente la volontà di lavorare per il superamento delle differenze tra Nord e Sud del mondo attraverso la ricerca di rapporti equi tra popoli, culture e sessi, la promozione di uno sviluppo autogestibile dall'interno che permetta di giungere ad una autonomia e indipendenza. Sono organizzazioni che a volte si sviluppano in Italia (o comunque nel Nord del mondo), svolgendovi prevalentemente le attività di fundraising, di reclutamento di volontari, di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, di contrattazione con le autorità governative a vari livelli. Ma l'attività operativa vera e propria si svolge nel Sud del mondo comportando problematiche ancora diverse di collaborazione con la popolazione locale, di rapporti spesso conflittuali con i governi locali, di rispetto di culture diverse. Le principali fonti di finanziamento sono spesso le istituzioni nazionali e sovranazionali, anche se non mancano i contributi da parte di imprese e privati (anche se si dà maggiore enfasi al lavoro volontario piuttosto che ai contributi finanziari). Le principali aree di azione delle ONG sono secondo il COCIS (Coordinamento delle Organizzazioni non governative per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo):
· Il rispetto dei diritti umani attraverso il sostegno alla democrazia e alla pace nei paesi in cui sono messe a rischio
· Sviluppo ecosostenibile. Le ONG operano per realizzare una società sostenibile dal punto di vista ambientale attraverso queste strategie:
o Promozione della biodiversità
o Autosufficienza alimentare
o Valorizzazione dell'ambiente
· Valorizzazione del ruolo della donna e rimozione degli ostacoli alla parità
· Soddisfacimento dei bisogni fondamentali, principalmente nei campi della salute e dell'educazione
· Sviluppo delle economie locali attraverso l'utilizzo di :
o Tecnici e personale locale
o Tecnologie socialmente accettabili
o Settori innovativi e che favoriscano la cooperazione piuttosto che la competizione
· Comunicazione e informazione: accesso a mezzi di comunicazione da parte delle classi svantaggiate, passaggio da una fruizione passiva ad una interattiva dei media. Produzione di informazione alternativa.
· Educazione allo sviluppo: si svolge nei paesi avanzati ed è volta a promuovere i valori della solidarietà, della pace, della cooperazione e della tolleranza in particolare nelle nuove generazioni.
La World Bank definisce così le ONG:
E' quasi impossibile dare una definizione semplice delle ONG a causa dell'estrema differenza tra esse. Includono gruppi e istituzioni che sono interamente o in gran parte indipendenti dai governi e hanno obbiettivi umanitari o cooperativi e non commerciali.
La World Bank nel rapporto NGO - World Bank Collaboration (NGO corrisponde alla sigla italiana ONG, in inglese Non Governmental Organization) propone questo tipo di classificazione:
· ONG operative il cui scopo primario è la progettazione e la realizzazione di iniziative relative allo sviluppo.
· ONG di opinione che promuovono a vari livelli una determinata causa o movimento di opinione.
Naturalmente queste due categorie non si escludono a vicenda, anzi nella maggior parte dei casi sono presenti entrambe le componenti. All'interno delle ONG operative possiamo ulteriormente distinguere, in base all'area di attività:
· Organizzazioni che operano a livello locale all'interno di una definita comunità in un'area geografica ristretta (CBO Community Based Organizations).
· Organizzazioni nazionali che operano in un determinato paese in via di sviluppo.
· Organizzazioni internazionali che hanno tipicamente sede in un paese già sviluppato e svolgono la loro opera in più PVS (Paesi in Via di Sviluppo).
Le CBO hanno in genere natura e scopi diversi rispetto agli atri tipi. Le grandi organizzazioni ricevono fondi da governi, entità sovranazionali (ONU, World Bank, ecc..), privati e forniscono servizi, sviluppano progetti e conducono ricerche. I destinatari di questi servizi sono tipicamente le piccole organizzazioni, formate da coloro che ne hanno bisogno (piccole cooperative, associazioni di produttori, gruppi di donne). Ciò permette di avere un riferimento istituzionale verso i beneficiati dei progetti. Le CBO possono, per esempio, essere consultate durante la preparazione degli interventi per assicurare che gli obbiettivi riflettano i reali bisogni della comunità, per implementare parti di progetti a livello locale, per ricevere fondi per progettare e sviluppare singoli sub-progetti. Molte ONG nazionali e internazionali collaborano con le CBO fornendo loro fondi, servizi e assistenza tecnica, svolgendo un importante ruolo di mediazione con organismi di grandi dimensioni.
Poiché la natura e la qualità di ogni singola organizzazione varia moltissimo è estremamente arduo fare generalizzazioni che colgano aspetti fondamentali di tutta la categoria, tuttavia il rapporto sopracitato individua alcuni punti di forza e debolezza che la World Bank ha rilevato nel corso della sua lunga collaborazione con le ONG:
Punti di forza:
· Forti legami con la comunità in cui operano
· Esperienza di lavoro sul campo
· Capacità di innovazione e adattamento
· Organizzazione interna democratica che favorisce la partecipazione
· Visione di lungo termine che promuove lo sviluppo sostenibile
· Efficienza in termini di costi (impegno volontario)
Punti di debolezza:
· Limitata esperienza manageriale e finanziaria
· Bassa forza istituzionale
· Scarsi livelli di autosufficienza
· Mancanza di coordinamento e comunicazione fra diverse organizzazioni
· Interventi su piccola scala
· Difficoltà di comprensione di un contesto sociale ed economico più vasto rispetto a quello in cui operano
Negli ultimi trent'anni le ONG sono diventate un importante realtà nel campo dello sviluppo internazionale. La crescita del loro numero e della loro dimensione è avvenuta esponenzialmente a partire dalla seconda metà degli anni 70. Dal 1970 al 1985 gli aiuti distribuiti dalle ONG internazionali sono cresciuti di dieci volte. Nel 1992 hanno gestito 7,6 miliardi di dollari. Oggi è stimato che il 15% del totale degli aiuti internazionali passi attraverso di loro. Le statistiche sul numero delle ONG sono notoriamente inaffidabili, ma la World Bank stima che il numero totale delle ONG nazionali sia compreso tra 6000 e 30000. Per le CBO il numero dovrebbe essere superiore alle centinaia di migliaia.
In Italia esiste la possibilità per le ONG di richiedere un riconoscimento ufficiale di idoneità al Ministero degli Affari Esteri attraverso cui si può accedere ai finanziamenti governativi per la realizzazione dei progetti di cooperazione. Le organizzazioni che hanno ricevuto questo riconoscimento sono attualmente 129. Il SOCI (Servizio di Orientamento Cooperazione Internazionale) del Comune di Milano ha catalogato buona parte di queste organizzazioni , individuando alcuni filoni specifici della realtà italiana:
· ONG di volontariato "classiche" dove prevale l'impegno personale come testimonianza sociale.
· ONG che realizzano progetti di cooperazione a breve-medio termine o in situazioni di emergenza, con utilizzo di diverse categorie di personale.
· ONG che si appoggiano a partner locali nel Sud finanziandone i progetti senza invio di volontari.
· ONG specializzate in studi, ricerche e formazione di personale italiano o proveniente dai PVS.
· ONG che realizzano attività di sensibilizzazione e informazione sui temi dello sviluppo e della cooperazione.
Le ONG quindi si trovano a fare da ponte tanto tra il settore pubblico e privato, cercando (e potenzialmente avendone gli strumenti) di trarre le cose migliori da entrambi i settori. Ma esse realizzano anche un'altra importante funzione di giunzione : che è quella di creare scambio e comprensione tra Nord e Sud del mondo, cercando di diminuire il divario, soprattutto sul piano economico ma anche su quello culturale attraverso i valori della pace e della solidarietà.