ROMAN JAKOBSON

Uno dei massimi studiosi del processo comunicativo linguistico, è certamenta il russo Roman Jakobson.

Egli descrive il processo comunicativo come latrasmissione di un messaggio da un mittente, sia il pittore o il graphic designer, l'illustratore o il fotografo,..., a un destinatario, cioè alla persona o al'insieme di persone per le quali l'immagine è stata realizzata. Il messaggio inanzitutto, per funzionare deve riferirsi a un certo contesto di fatti o di idee, deve avere un contenuto determinato: "parlare di qualcosa". Nell'immagine il contesto è dato per esmpio, dai personaggi, dagli oggetti, dalla scena: dalla realtà rappresentata. Il messaggio deve anche rispettare delleregole, che siano note in tutto o in parte sia al mittente che al destinatario, deve cioè riferirsi a un codice condiviso da entrambi. Perchè la comunicazione avvenga, si deve peraltro stabilire, attraverso il messaggio, una canale, una connessione sia fisica, che psicologica tra mittente e destinatario.

A ogni forma di comunicazione (messaggio, mittente, destinatario, contesto, canale e codice), corrispondono sei fattori essenziali. A seconda del fattore su cui la comunicazione si incentra. essa svolge una funzione prevalente.

1- Funzione referenziale o informativa: l'attenzione è rivolta verso il contesto, quando cioè la comunicazione è soprattutto diretta a fornire una detrminata informazione sulla realtà. Nel campo delle comunicazioni visive, questa funzione è svolta da innumerevoli tipi di immagini, comprese quellle artistiche, che, specie nel passtom sono state realizzate per decrivere in modo completo e oggettivo la raltà rappresentata.

2- Funzione emotiva o espressiva: quando il messaggio è prodottto per esprimere direttamente l'atteggiamento del mittente rispetto al contenuto del messaggio, cioè prevlae un punto di vista soggettivo e il messaggio tende a suscitare l'impressione di una certa emozione, di un certo stato d'animo. Il disegno infantile è un esmpio di funzione emotiva, tanto da poter diventare agli occhi del genitore un quadro del mondo interiore del bambino. Inoltre è presente in molte opere di grandi artisti, come gli espressionisti.

3- Funzione conativa o esortativa: la comunicazione è centrata sul destinatario: lo scopo principale di questo tipo di comunicazione è quello di influire sul pensiero o sui comportamenti di chi riceve il messaggio. E' proprio uno degli scopi su cui sono orientate le immagini pubblicitarie, come ad esmpio il Manifesto.

4- Funzone fatica o di contatto: il suo scopo è quello di mantenere aperta la comunicazione tra mittente e destinatario. E' riconoscibile ogni qualvolta siamo al telefono e pronunciamo un "si" al nostro interlocutore per ricordargli che siamo ancora in ascolto.

5- Funzione estetica o poetica: si espleta quando l'attenzione del mittente è specialmente diretta verso la struttura stessa del messaggio, verso la sua organizzazione formale, come sempre accade nella creazione artistica.

6- Funzione metalinguistica: abbiamo una funzione metalinguistica quando l'oggetto del discorso è il codice stesso. L'immagine fotografica ne è un esempio, in quanto viene usta per reclamizzare se stessa.