1.1 L’età dei segni e dei segnali

 

Accurati studi sulla misurazione dei teschi e sulla riproduzione al computer della lingua e della struttura dei tessuti circostanti, hanno costatato che la posizione della laringe non permetteva, alle prime specie di ominidi, di produrre suoni.

Non comunicavano tramite linguaggio, ma probabilmente attraverso movimenti del corpo che costituivano dei segni e dei segnali a tutti comprensibili.

In altre parole, questi esseri umani non parlavano, semplicemente perché non erano predisposti per farlo. I messaggi che questi potevano trasmettersi erano molto limitati anche per quanto riguarda la comunicazione "interiore", cioè il pensiero.

Ad esempio : una persona capace di usare, con proprietà, il linguaggio verbale, potrebbe esprimere un concetto od una frase in pochi secondi; al contrario, un appartenente all’età dei segni e dei segnali, dovrebbe codificare il concetto o la frase, in modo più impegnativo. Esso dovrebbe far uso di gesti, smorfie e rumori per esprimere ogni singola idea e dovrebbe separare il messaggio in parti distinte.

L’uomo dell’età dei segni e dei segnali, quindi, doveva limitare la complessità dei suoi messaggi, perché i suoi modi di comunicare erano poco efficienti e per nulla agili in confronto ai sistemi basti sul linguaggio.

Tutto questo influenzava molto perciò la vita sociale di gruppo.